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Bernardeschi: «Dell’accordo sugli stipendi ci parlò Chiellini»

Su Repubblica gli stralci degli interrogatori ai calciatori Juve. L’ex capitano conferma: «Tutti erano a conoscenza di tutto». Buffon è l’unico che non ricorda

Bernardeschi: «Dell’accordo sugli stipendi ci parlò Chiellini»
Db Torino 16/05/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giorgio Chiellini

Su La Repubblica gli stralci degli interrogatori dei calciatori della Juventus sul tema stipendi. Il club si accordò con i calciatori per far risultare un taglio degli stipendi che in realtà non avvenne mai, ma furono solo prorogati. A fare da tramite tra Juve e squadra fu Giorgio Chiellini. Oltre a Dybala, gli inquirenti hanno sentito Alex Sandro, Adrien Rabiot, Federico Bernardeschi, Cuadrado, Danilo, Rugani, Demiral, lo stesso Chiellini, Bonucci e Buffon. Tutti hanno spiegato la stessa cosa: «l’accordo era sempre stato questo: rinunciare a una sola mensilità».

Bernardeschi spiega:

«Noi abbiamo una chat di gruppo, abbiamo anche fatto una videoconferenza Zoom e parlato tra noi calciatori. Ricordo di averne sentito parlare la prima volta dal capitano Chiellini».

Danilo:

«Non ci abbiamo messo molto a decidere, eravamo durante il lockdown ed io ero rimasto in Italia. Io ero stato l’ultimo a rientrare in Italia insieme a Higuain e penso di essere stato l’ultimo a firmare. In una sala della Continassa. Ricordo di aver firmato tre copie dello stesso documento e rispecchiava l’accordo: un mese rinuncio e tre venivano rimandati alla stagione successiva».

Anche Chiellini parla agli inquirenti: «Tutti erano a conoscenza di tutto».

L’unico a non ricordare molto è Buffon.

“«Non lo ricordo», aveva invece detto Buffon rendendo dichiarazioni «del tutto generiche» secondo i pm”.

Nell’interrogatorio Dybala ha detto la sua verità e gli stipendi ‘persi’ sarebbero poi stati recuperati nella stagione successiva dalla dirigenza della Juventus:

«Era un periodo confuso. Ricordo che prendemmo la decisione di decidere, se accettare o meno, tutti insieme. Tanta gente pensava che noi avessimo rinunciato a quattro mesi e nessuno sapeva che noi avremmo preso tre mesi pagati più avanti. Quante volte ho firmato? Non ricordo, ma ricordo con esattezza che quando ho firmato la scrittura sulla riduzione avevamo già raggiunto l’accordo con la società. Credo insieme. In una rinunciavamo e nell’altra riprendevamo tre mensilità. Di fatto prendevamo il doppio alcuni mesi della stagione successiva», dichiara il giocatore argentino davanti ai magistrati.

In un altro passaggio Dybala dichiara: «La seconda manovra? Ognuno questa volta decideva per sé. Io non volevo aderire, volevo ricevere tutti i mesi lo stipendio. Poi il mio gruppo di lavoro mi ha detto: meglio se lo facciamo, abbiamo un buon rapporto con la società, per avere migliori prospettive per il rinnovo».

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