La Moviola sul contrasto tra Theo Hernandez e Boufal in Francia-Marocco. E Barbano se la prende con Marchisio e Adani che danno ragione all’arbitro
C’era rigore per il Marocco, l’arbitro Ramos peggio del peggiore degli arbitri di Serie A (CorSport)
Il contrasto tra Theo Hernandez e Boufal, in Francia-Marocco, seconda semifinale del Mondiale in Qatar, era rigore. L’arbitro Cesar Ramos è un direttore di gara peggiore degli arbitri di Serie A. Lo scrive Edmondo Pinna sul Corriere dello Sport.
“Guardare questo messicano, Cesar Ramos, e rimpiangere l’Orsato versione Qatar 2022 è un tutt’uno. Peggio del
peggiore degli ultimi arbitri della nostra serie A”.
Il rigore non concesso è solo l’episodio clou di un arbitraggio da bocciare.
“Soprattutto, è un episodio che ha fatto scalpore, l’intervento di Theo Hernandez ai danni di Boufal: rigore (quasi,
mah…) per tutti, non per Ramos che anzi, per dare forza ad una decisione sbagliata (è una tecnica arbitrale vecchia come il calcio) ha ammonito il giocatore del Marocco. Perché in area della Francia (punteggio di 1-0) Theo Hernandez entra in scivolata, tocca con la sinistra il pallone, ma con la destra molto larga colpisce netto la gamba di Boufal, che non allarga, non si sposta, non fa nulla per favorire il contatto. Un chiaro ed evidente errore, altroché, che avrebbe dovuto coinvolgere anche il canadese (sì, canadese) Fischer. Rimasto zitto. Colpevole, lui, come l’arbitro”.
Anche Alessandro Barbano scrive dell’argomento, nell’editoriale dedicato a Francia-Marocco. Barbano accusa i commentatori Rai di aver dato ragione all’arbitro.
“Se la semifinale di un Mondiale è condizionata da un fallo da rigore nettissimo, spudoratamente giudicato come fallo dell’attaccante, peraltro ammonito, senza che il Var abbia nulla da dire, e neanche da accertare, la credibilità del calcio è sotto i tacchetti. Se ad avvantaggiarsi di un errore così inspiegabile, e inaccettabile, è una delle squadre candidate a vincere la Coppa, contro una formazione africana, giunta con sorpresa più avanti di quanto previsto, la credibilità del calcio è sottoterra. Se i commentatori della Rai, Marchisio e Adani, senza il beneficio del dubbio s’incaricano di certificare la correttezza della decisione, sottoterra non finisce solo la credibilità del calcio, ma anche la credibilità del racconto del calcio”.