Sul Corsera: anche pugni sullo stomaco. «Io molestata a 12 anni per via del peso, ho iniziato a rifiutare il cibo, prima gettandolo nel water e poi vomitandolo»

Ginnastica ritmica, il Corriere della Sera oggi ha riportato alcune dichiarazioni di ex atleti e insegnanti di ginnastica artistica e ritmica. Con racconto di umiliazioni confronti delle atlete.
La “confessione” è avvenuta
tra emozione e lacrime, all’incontro in cui ieri a Roma l’associazione «Change The Game», coordinata da Daniela Simonetti, ha presentato le 197 denunce finora ricevute dagli psicologi e dai legali del team.
Prosegue il Corsera:
E poi Alexa, ancora giovanissima, apparsa coraggiosamente in video per spiegare il suo passaggio da una «felice dipendenza dalla ginnastica, l’unico sport in cui puoi davvero volare» all’incubo di una nuova coach che — a 12 anni — cominciò sistematicamente a molestarla per via del peso. «Mi faceva sentire grossa, grassa, brutta — ha spiegato — e io misuravo il polso con quello delle compagne per provare a sentirmi normale. Ho iniziato a rifiutare il cibo, prima gettandolo nel water e poi vomitandolo, ma lei continuava ad umiliarmi, sostenendo che il mio corpo sbagliato penalizzava la squadra e le compagne. Devo la vita a una conversazione con mia madre che mi ha salvato fidandosi di me, perché le altre mi isolavano. Dopo mesi la società ha allontanato la coach, però nessuno mi ha mai chiesto scusa».
L’allieva a disagio che diventa elemento destabilizzante, i genitori che vengono convocati per spiegare loro quanto sia capricciosa e pigra e per farla sentire in colpa, i pugni sullo stomaco e gli schiaffi sulle gambe giustificati (anche quando lasciano ematomi) per «verificare il corretto stato di tensione dei muscoli» e impedire «che rilassandosi troppo la bimba cada e si faccia male».