Il Telegraph: il piano è già avviato, puntano a prendersi i più grandi eventi di sport in un solo decennio
Il Qatar è solo l’inizio: l’Arabia Saudita vuole i Mondiali 2030 e le Olimpiadi 2036
L’Arabia Saudita ha un piano, una doppia offerta indecente: vuole ospitare le Olimpiadi e i Mondiali di calcio nello stesso decennio. Lo ha confermato il ministro dello sport, il Principe Abdulaziz Bin Turki Al Faisal, al Telegraph parlando di progetti “incredibilmente ambiziosi”. E altre fonti governative di Riyadh dicono al quotidiano inglese che un’offerta per il 2030 è “quasi certa”. Un’offerta congiunta con Egitto e Grecia per ospitare la Coppa del Mondo “sarebbe considerata dalla Fifa come favorita“.
Inoltre sono già in fase avanzata i colloqui per un potenziale testa a testa con il Qatar per ottenere le Olimpiadi del 2036. Il ministro dice che l’Arabia Saudita è attrezzata per ospitare entrambi gli eventi a sei anni l’uno dall’altro: “Abbiamo visto tutti cosa ha significato per l’intero mondo arabo il Mondiale a Doha nelle ultime settimane”.
Il Qatar ha speso più di 200 miliardi di dollari per portare la Coppa del Mondo in Medio Oriente. L’Arabia Saudita ha intenzione di raddoppiare gli sforzi. Sarebbe il completamento di un operazione mangia-sport che è già avviata da un po’. All’inizio di questo mese, l’Arabia Saudita ha lanciato un’offerta per ospitare la Women’s Asian Cup 2026. E hanno ottenuto i Giochi asiatici invernali nel 2029, e i Giochi asiatici del 2034. Per non parlare degli eventi “spot”, come i Gp di F1, gli incontri di boxe e i tornei di esibizione di tennis
Chiaramente, scrive il Telegraph, Mondiali e/o Olimpiadi nell’ultraconservatrice Arabia Saudita “susciterebbero ancora più critiche del voto del 2010 che ha dato il via libera a Qatar 2022. L’ufficio Onu dell’Alto commissario per i diritti umani ha avvertito poche settimane fa che le esecuzioni si succedono quasi ogni giorno. L’uccisione del giornalista Jamal Khashoggi, operata dallo Stato, getta ancora una nuvola sul regime autoritario del principe ereditario”. Il regime saudita sta tentando di “lavare” la sua reputazione.