Le sfide saranno soprattutto fuori dal campo: le battaglie con la giustizia ordinaria e quella sportiva; oltre a quella con la Uefa, sulla questione della Superlega.
Del nuovo cda Jueventus scrive anche il Corriere della Sera (qui la Repubblica)
Somiglia a un consiglio di guerra — legale e sportiva — più che a un (futuro) cda della Juve quello annunciato ieri dall’azionista di maggioranza del club, Exor (63,8 per cento del capitale), alla vigilia dell’assemblea degli azionisti del club, in menù stamattina all’Allianz Stadium. Oltre ai nomi già noti del presidente in pectore Gianluca Ferrero e del direttore generale Maurizio Scanavino — figure di fiducia della holding e di John Elkann — nella lista dei candidati al cda ci sono infatti Fioranna Negri, commercialista e revisore iscritta all’albo dei consulenti tecnici d’ufficio del tribunale di Milano, Laura Cappiello, avvocato (studio legale Orrick) ed esperta degli organismi di vigilanza, e Diego Pistone, ex manager di area finanza e controllo di società dell’allora gruppo Fiat e ora nel cda di Diasorin. Vale per tutti quello che la proprietà bianconera scrisse, scegliendo Ferrero: «Chiamato come presidente di un consiglio composto da esperti e di professionisti, con il compito di difendere la Juventus».
Per sfide che, nei mesi a venire, saranno soprattutto fuori dal campo: dall’udienza preliminare dell’inchiesta sui conti della Procura di Torino, attesa nei primi mesi dell’anno, al procedimento sportivo della Federcalcio, dove la Juve rischia di dover riaffrontare il processo per le plusvalenze — vista la richiesta di revocazione della sentenza — oltre all’indagine sulle manovre stipendi.
Tutto il resto toccherà, appunto, al nuovo consiglio di «guerra»: le battaglie con la giustizia ordinaria e quella sportiva; oltre a quella con la Uefa, sulla questione della Superlega. Senza dimenticare che, il 4 gennaio a Cremona, i bianconeri riattaccheranno il campionato, con l’obiettivo di far quadrare altri conti: quelli per la corsa scudetto.