Contro la squadra di Spalletti, il tecnico dell’Inter potrebbe schierare le due punte extra large, o Mikhitaryan seconda punta

Inzaghi sembra intenzionato a realizzare la profezia di Conte fatta più o meno tre anni fa. Il tecnico del Tottenham aveva avanzato una richiesta ai piani alti dell’Inter, le due punte per un attacco xxl, in tutti i sensi.
Entrambi gli attaccanti, Romelu Lukaku e Edin Dzeko, superano il metro e 90 e la Gazzetta dello Sport lo sottolinea: “con loro l’Inter potrebbe sprigionare una forza nuova, misteriosa e prorompente: anche se era il sogno del suo predecessore, pure a Simone Inzaghi la prospettiva intriga.”
Nonostante l’allenatore piacentino attenda Correa e abbia provato Mikhitaryan seconda punta nelle amichevoli, l’idea di andare a Napoli con un po’ di spregiudicatezza non spaventa. Lautaro non entra nella valutazione per ovvi motivi.
“L’avanzamento di Mikhitaryan alle spalle di una prima punta in un innovativo 3-5-1-1 continua a dare certezza, l’ultima delle quali è arrivata nell’amichevole di sabato a Siviglia contro il Betis. Nello stesso tempo però prende forma anche l’idea delle due punta extra large per un occupamento militare dell’area: con un crossatore tagliente come Federico Di Marco e con un esterno abituato a sfondare come Denzel Dumfries a destra, si potrebbe brindare spesso.”
Dzeko sembra entusiasta dell’idea:
«I grandi giocatori possono sempre giocare insieme. Non vedo il minimo problema a stare in attacco con Romelu, ma anche con tutti gli altri compagni. In partita trovi sempre il modo di incastrarti, non ci sono limiti in partenza. Poi in carriera ho spesso giocato con centravanti delle mie stesse “dimensioni”: al Wolfsburg ho fatto benissimo con Grafite, al City c’erano Negredo e Balotelli. E alla Roma giocavo con Schick. Quindi…».
In previsione del match contro il Napoli in programma il 4 gennaio al Maradona, la Gazzetta chiude:
“Inzaghi prende appunti e potrebbe fare le prove già giovedì a Reggio Calabria. Tanto il polivalente Micki è sempre lì, pronto a spostarsi qualche metro più in là.”