«Juventus? Sono un funzionario pubblico, presiedo il comitato olimpico, una mia idea ce l’ho ma con le indagini aperte non posso dire niente».

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rilasciato un’intervista alle agenzie di stampa, il cui contenuto è riportato da Calcio e Finanza. Malagò parla della Ferrari ma anche della Juventus. Oltre che dell’Italia non ammessa al Mondiale e di Milano-Cortina 2026.
Sulla Ferrari, Malagò dice:
«E’ da troppi anni che la Ferrari non vince un Mondiale. Non mi sento di sbilanciarmi, ma se dopo cinquant’anni abbiamo riportato una moto italiana, la Ducati, a vincere la MotoGp addirittura con un pilota italiano, ci aspettiamo che anche nella Formula 1 questo possa avvenire presto. E’ un grande segnale».
Malagò ha commentato l’arrivo di Vasseur al posto di Binotto.
«Sappiamo che la Red Bull ha avuto qualcosa in più quest’anno e ci auguriamo che non ci sia il recupero della Mercedes, altrimenti i concorrenti sarebbero due. Però è obiettivo primario della Ferrari cercare di tornare a vincere e Vasseur può essere la persona giusta per curriculum e storia».
Sull’Italia fuori dal Mondiale:
«La partita di Palermo con la Macedonia del Nord e dunque la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale di calcio. E’ difficile pensare a qualcosa di peggio. Questo, unito alla scomparsa di tanti e troppi protagonisti dello sport che se ne sono andati quest’anno, rappresenta un momento buio».
Malagò commenta anche la questione Juventus.
«Sono un funzionario pubblico, presiedo il comitato olimpico e sono membro del Cio, con delle indagini aperte di giustizia sportiva e ordinaria non posso dire niente. Una mia idea ce l’ho ma non la posso dire».
Il presidente del Coni sul campionato di Serie A:
«Il Napoli fino adesso ha fatto benissimo, ha dimostrato di essere un pezzo avanti a tutte le altre».
Infine, Malagò ha parlato di Milano-Cortina.
«Con Milano-Cortina 2026, ad esempio, abbiamo pagato un prezzo elevatissimo. Quando di recente l’ho raccontato ai miei colleghi del CIO, erano basiti: abbiamo ottenuto i Giochi contro Stoccolma nel giugno del 2019 e da quel momento ho incontrato 4 Governi con 4 diversi ministri e sottosegretari che si occupano di sport. In più ci metto tutto il resto, come capi di gabinetto e ministri delle Infrastrutture. Com’è pensabile lavorare mediamente bene in questo modo? Ci serve continuità per andare a dama sulle varie vicende. Il mio approccio è pienamente collaborativo e complice con il Governo, verso cui ho fiducia. Noi siamo pazienti, ma la politica non può pensare che questo prestigio e i risultati che abbiamo raggiunto siano eterni e scontati. Non è e non potrà essere così. Ci auguriamo che quelle situazioni aperte, oggetto di contenzioso, vengano chiarite al più presto».