Il giornale tedesco: “è pagato dal Qatar Psg, gira video per promuovere l’Arabia Saudita. È il loro testimonial più prestigioso e ci indigniamo per il bisht?”
In Germania non si sono indignati per la vestizione di Messi al momento della premiazione. Lo hanno considerato la logica conclusione del torneo. Come ha scritto la Süddeutsche Zeitung:
Lionel Messi non deve lamentarsi ora che indossa quel prezioso vestito arabo sulle spalle. Perché, prima di tutto, viene pagato per questo. E in secondo luogo, aveva già indossato il cappotto in modo del tutto volontario prima di partire alla scoperta di un altro lato di se stesso: prima di suonare un tamburo arabo, attraversare il deserto su un veicolo a quattro ruote motrici e scalare una vetta da cui non era mai salito prima. “Scopri un altro lato di te stesso in Arabia” – lo spot viene diffuso in Qatar (eccolo), ma non solo lì, da settimane: Lionel Messi pubblicizza le vacanze in Arabia Saudita. All’inizio dello spot, indossa una veste araba. Il fatto che Tamim bin Hamad al-Thani, l’emiro del Qatar, e Gianni Infantino, l’emiro della Fifa, gli abbiano regalato questo bisht domenica sera, all’apice della sua carriera calcistica, è stato in definitiva solo la continuazione del suo ruolo di ambasciatore per la regione del Golfo.
Prosegue il quotidiano tedesco:
Il Messi argentino indossa bisht, la veste festiva cui hanno diritto solo i più alti rappresentanti della società e che viene indossata in occasioni speciali, per le incoronazioni, per i premi di dignitari onorari. Eppure rimane una forma di appropriazione culturale, al contrario del solito nel dibattito: in questo caso, il Qatar si appropria di Messi, del suo splendore, della sua grandezza storica.
Certo – aggiunge – sarebbe sembrato più appropriato se Messi fosse stato celebrato con la maglia dell’Argentina.
Ma, aggiunge la Süddeutsche
D’altra parte, l’abbigliamento ha costantemente coperto la realtà fino alla fine: Messi è l’impiegato più prezioso del Qatar, guadagna i suoi soldi nel club del Qatar Paris Saint-Germain, e non è noto per una riflessione più approfondita su eventuali aspetti negativi del paradiso delle vacanze Arabia Saudita (esecuzioni di massa, uccisione di giornalisti critici o cose simili). Non solo è un testimonial per la pubblicità turistica saudita, ma sostiene anche le ambizioni saudite di ospitare i Mondiali del 2030, insieme a Egitto e Grecia. Che è anche una questione politica perché anche la sua nativa Argentina è interessata a questo Mondiale. Ma quel che colpisce è l’immagine simbolica: Messi ora indossa il bisht!
Il quotidiano scrive che il sito web saudita Hureya, 770.000 follower, ha accostato la foto di Mantel-Messi 2022 a quella di Hut-Pelé 1970, brasiliano d’eccezione che festeggia il titolo mondiale in Messico con un sombrero in testa.
Hassan al-Thawadi, il segretario generale del comitato dei Mondiali del Qatar, domenica non ha capito cosa ci fosse di strano nell’indossare quell’abito: “Il bischt si indossa ai festeggiamenti – ha detto ai giornalisti allo stadio – e questo era è la celebrazione di Messi”. Se avesse vinto qualcun altro “lui avrebbe indossato il bisht”.
E conclude il quotidiano tedesco:
L’emiro del Qatar che mette il manto d’onore al capitano della Francia Hugo Lloris? Non saprai mai se sarebbe andata davvero così.