Il 18 dicembre è una data importante per la storia di Luka Modric. È il giorno in cui ricorre la morte del nonno e sarà quello in cui si giocherà la finale dei Mondiali in Qatar.
Il 18 dicembre è una data importante per la storia di Luka Modric. È il giorno in cui ricorre la morte del nonno (che si chiamava Luka, come il centrocampista del Real Madrid) e sarà quello in cui si giocherà la finale dei Mondiali in Qatar. Un appuntamento atteso da tutta la Croazia e che per l’ex pallone d’oro avrebbe un sapore speciale. A ricordarlo è il Corriere dello Sport nella sua edizione odierna.
Il 18 dicembre del 1990 la sua famiglia visse il dramma dell’omicidio del nonno di Modric, assassinato dai ribelli serbi. L’omicidio si consumò davanti all’abitazione della famiglia Modric, sulle pendici del monte Velebit, nel nord del paese e nel culmine della guerra d’indipendenza croata, iniziata nel 1991 e durata fino al 1995.
Luka Modric ricorda così il nonno nel documentario Captains , prodotto dalla Fifa: «Ricordo ancora bene mio nonno. Era il mio protettore. Ho il suo stesso nome. Sono triste che non possa vedere tutto ciò che ho raggiunto, ma è sicuramente lassù a guardarmi e a fare il tifo per me. So che sarà orgoglioso. Non sapevo cosa fosse successo quando lo hanno portato a casa nostra. L’unica cosa che provavo era la tristezza. Mio padre mi abbracciò e mi condusse alla bara. Disse: ‘Figliolo, vai a dire addio a tuo nonno’. Non riuscivo a capire che era l’ultima volta che lo vedevo. I miei genitori mi portarono fuori dalla stanza, volevano allontanarmi dalla tragedia. Il mio cuore si spegne ogni volta che penso a lui che muore, letteralmente sulla soglia di casa»