Hanno l’appoggio della Uefa. L’alternativa è composta da Cile, Argentina, Paraguay e Uruguay che però non hanno comitato organizzatore né infrastrutture adeguate

Secondo As la candidatura per i Mondiali del 2030, congiunta con Portogallo e Ucraina, porterebbe nelle case della Spagna un gettito pari a 5,120 miliardi di euro e alla creazione di circa più di 82mila posti di lavoro.
A poche settimane dalla fine dei Mondiali in Qatar, si torna a parlare del torneo calcistico più importante. Il Consiglio dei ministri spagnolo, scrive As, “ha approvato il regio decreto che regola la concessione diretta di una sovvenzione pari a 7,5 milioni di euro alla Federcalcio spagnola per la preparazione e lo sviluppo della Candidatura per i Mondiali del 2030.”
L’obiettivo è quello di promuovere presso varie e opportune sedi la candidatura dei tre paesi, oltre a diversi eventi finalizzati allo stesso scopo:
“Tra questi, la celebrazione di incontri ed eventi in diverse parti del territorio nazionale ed estero; l’istituzione di un ufficio tecnico per il coordinamento degli eventi; la diffusione delle iniziative attraverso i mezzi di comunicazione sociale; lo sviluppo delle necessarie infrastrutture destinate a centri di formazione e ammodernamento delle selezioni nazionali ed autonomistiche; e supporto tecnologico.”
Oltre ai 7.5 milioni già approvati, il governo prevede una spesa di 1.430 milioni di euro per poter organizzare il torneo. La cifra è di molto inferiore alla spesa sostenuta dal Qatar per aver organizzato l’ultimo Mondiale.
Scrive As:
“Al momento, la candidatura iberica, composta da Spagna, Portogallo e Ucraina, è la grande favorita per organizzare i Mondiali del 2030. Ad oggi, infatti, ha un solo avversario. È l’alternativa americana, composta da Cile, Argentina, Paraguay e Uruguay, ma che non ha nemmeno un comitato organizzatore o un’infrastruttura per sviluppare il suo piano. Questa opzione è guidata dalla Conmebol , che vuole attirare i Mondiali in Sud America, approfittando del centenario della sua prima edizione in terra uruguayana. Tuttavia, il fatto che i Mondiali del 2026 si terranno nel continente americano (Canada, Stati Uniti e Messico) riduce quasi tutte le possibilità di scelta.”
C’è anche l’Arabia Saudita che dopo l’ingaggio di Cristiano Ronaldo si candida seriamente ad essere protagonista del calcio mondiale per i prossimi anni. As rivela che anche Marocco e Cina starebbero pensando ai Mondiali del 2030. A confortare la Spagna è l’appoggio dell’Uefa alla candidatura del paese iberico insieme a Portogallo e Ucraina.
Si parla già delle possibili sedi dove disputare le partite con la Spagna che può fornire un maggior numero di stadi moderni dove le squadre possono esibirsi come ad esempio Camp Nou e Santiago Bernabeu. In Portogallo potrebbero essere impiegate tre sedi mentre in Ucraina tutto dipende da come si evolverà la guerra. Al momento il comitato organizzativo prevede di giocare solo due partite nella prima fase.