I principali quotidiani parlano di luna di miele finita tra il tecnico e il club giallorosso. I silenzi e il linguaggio del corpo alimentano i dubbi
L’offerta del Portogallo per la panchina a José Mourinho tenta non poco l’allenatore della Roma. Mourinho non è convinto delle prospettive di crescita future della Roma, in virtù delle possibilità di spesa dei Friedkin. Non è soddisfatto della rosa a disposizione. Questo lo fa tentennare. Oggi ne scrivono diversi quotidiani. Ieri, A Bola scriveva di un incontro già in programma tra il presidente della Federcalcio portoghese e Mourinho, a Roma, il 26 dicembre.
La Stampa scrive:
“Forse già oggi Fernando Gomes, numero uno della Federação Portuguesa de Futebol, consegnerà direttamente il regalo nelle mani di Mou”.
A riprova del tentennamento di Mourinho c’è il suo atteggiamento delle ultime settimane. Innanzitutto i suoi silenzi.
“Anche i silenzi di Mourinho nel ritiro giallorosso di Albufeira, terminato ieri con il 3-0 rifilato agli olandesi dell’Rkc Waalwijk, sembrano celare altro: la legittima curiosità e tentazione di ascoltare le proposte del Portogallo, ma anche qualche dubbio circa le prospettive di crescita future sia del telaio di calciatori a disposizione che dell’orizzonte di spesa del progetto dei Friedkin. Un linguaggio del corpo totalmente diverso da quello della scorsa estate, quando lo Special sull’onda della Conference League si mosse in prima persona per vincere più di qualche resistenza concettuale a Trigoria per arrivare al prestito di Wijnaldum (poi infortunatosi) e ai parametri zero Dybala e Belotti. Lo scenario, in poco più di sei mesi, è mutato: la Federcalcio portoghese, a cui andrebbe bene anche il doppio incarico, sta per fare la prima mossa. Quasi propedeutica al chiarimento d’intenti tra Mou e la Roma. Un divorzio immediato, nel peggiore dei casi, avrebbe tutti i crismi del tradimento”.
Anche la Gazzetta dello Sport si sofferma sul diverso atteggiamento che caratterizza Mourinho in queste settimane.
“Di certo c’è che il tecnico della Roma in questi giorni portoghesi non ha mai voluto smentire questo forte interesse
della federazione nei suoi confronti, né ha voluto esporsi più di tanto. Chiedendo alla sicurezza della Roma di tenere sempre a debita distanza i media portoghesi, pronti a fare di tutto per avere una sua dichiarazione. Ed invece il suo ritiro ad Albufeira è stato un ritiro di silenzi, in campo e fuori. Come quelli di chi magari sta riflettendo sul suo futuro o ha mille pensieri che gli frullano per la testa. Anche ieri, durante la partita, Mou si è alzato per la prima volta dalla panchina solo al 12’ della ripresa, per esempio. Insomma, rispetto al precedente ritiro di Albufeira, quello della scorsa estate, questo lo ha vissuto con atteggiamenti molto diversi. E una partecipazione limitata allo stretto necessario. E dovuto. Una casualità? Forse sì, ma la certezza non c’è”.
La Roma non prende neppure in considerazione l’ipotesi di un doppio incarico, continua la Gazzetta.
“L’ipotesi del doppio incarico non è neanche presa in considerazione dalla Roma, visto che potenzialmente i giallorossi nei prossimi sei mesi potrebbero giocare anche una partita ogni tre giorni (dipenderà da come e quanto andranno avanti nelle due coppe). Per giugno, invece, tutto è possibile”.
Mourinho, scrive la rosea, riflette su diverse cose.
“Anche perché nel frattempo Mou sta riflettendo su tante cose fuori e dentro Trigoria. Insomma, per continuare ad essere l’allenatore della Roma vorrebbe che alcune situazioni cambiassero e che la società sia in grado di fare uno sforzo in più sul mercato”.
Nel caso in cui Mourinho accettasse la proposta del Portogallo, la Roma gli chiederebbe un indennizzo.
“Nel caso in cui Mou volesse però andar via ed accettare la guida del Portogallo, la Roma ha già in mente di chiedere un indennizzo, come succede da altre parti per liberare gli allenatori prima della normale scadenza del loro contratto”.
La Repubblica, invece, scrive:
“Mourinho ha davvero intenzione di restare a lungo alla Roma? Il suo contratto scade nel 2024, tra un anno e mezzo. Ma le ultime settimane hanno accentuato delle ruvidità tra lui e il club. Perché Mourinho non è soddisfatto della crescita e delle ambizioni della squadra e della società. Dall’atteggiamento di alcuni giocatori, anche leader, fino alle possibilità economiche e alle risposte del club alle sue richieste di mercato. Vorrebbe elementi con cui alzare il livello, non soltanto tecnico, dell’organico, in alcuni ruoli chiave, più per la prossima stagione che per il presente. Ma per ora gli è stato risposto che le risorse non abbondano, che il settlement agreement con la Uefa impone limiti agli affari per evitare una sanzione milionaria, che prima di comprare bisogna vendere eccetera. E lui già a ottobre ha scherzato — ma mica tanto, poi — su quanto fossero limitate le possibilità di fare acquisti. Insomma, la luna di miele è finita e nessuno può mettere la mano sul fuoco che José e la Roma possano arrivare felicemente alla scadenza del contratto nel 2024. Un quadro ideale per chi, come Brasile e Portogallo, volesse approfittarne”.