“Come quando alle feste si divertono benissimo senza di te. E tu dici: bravi, bravi. Però pensi: un po’ almeno vi potevo mancare”. E invece no
“Credeva di essere insostituibile“, invece il Portogallo fa a meno di lui, della sua fama e dei suoi cinque Palloni d’Oro. Cristiano Ronaldo “si scansi pure, a 37 anni non è più indispensabile”. Lo scrive Emanuela Audisio su La Repubblica. Ieri il Portogallo ha schiantato la Svizzera 6-1 al Mondiale in Qatar con CR7 in panchina fino al 73′. E nemmeno allora Cristiano è stato decisivo.
“Ronaldo arriva per il riscaldamento, perfettamente sbarbato (nessuno si rasa come lui) con la pelle lucente di chi conosce tutto i prodotti dello skincare, guarda nel vuoto. Si siede sulla panca, anzi si aggiusta, a più riprese, sta scomodo, si capisce, quando mai l’ha frequentata? Penserà: vecchio io?, ma se in campo c’è Pepe che ne ha 39″.
Guarda inerme il suo sostituto 21enne, l’esordiente Gonçalo Ramos, segnare il primo gol alla Svizzera (ne segnerà tre in tutto).
“Inquadrano Ronaldo, faccia flemmatica, anzi di pietra”.
Invece va ad abbracciare Pepe, quando segna su colpo di testa su un corner.
“fa parte della vecchia guardia, gli sorride, dà un po’ di pacche. Come quando alle feste si divertono benissimo senza di te. E tu dici: bravi, bravi. Però pensi: un po’ almeno vi potevo mancare. Infatti si risiede, si mangia le unghie, è nervoso, quando mai è stato sulla panca ai Mondiali? Mai, never”.
Piano piano che il tempo passa e i gol del Portogallo senza CR7 si moltiplicano, scrive la Audisio,
“Ronaldo scompare: dalle inquadrature, dal presente del Portogallo e chissà forse anche dal futuro”.
“È la partita più bella del Portogallo, guarda caso senza Ronaldo. Sarà un caso? O che (finalmente) senza di lui, la squadra, congelata dal suo ego, si è sbrinata? Sul 5-1 il ct Santos decide che non ci sono più rischi e al 73’ entra Ronaldo”.
“Segnatevi questa notte. Il secolo di Ronaldo ha traslocato. Non manda più segnali”.