“Io il Napoli lo invidio. A Giuntoli invidio gli acquisti che ha fatto, tutti coraggiosi. A prendere giocatori in Brasile e Argentina sono bravi tutti…”
“Io il Napoli lo invidio. A Giuntoli invidio gli acquisti che ha fatto”. Walter Sabatini fa finta di rosicare per la campagna estiva del Napoli, e in diretta su Twitch intervistato da Fabrizio Romano, parla ovviamente di Kvaratskhelia: “Viene da un territorio calcisticamente sconosciuto. Prendere un giocatore in Argentina o in Brasile è facile, prenderlo in Georgia… Io l’ho preso un giocatore in Georgia anni fa, era molto forte ma un po’ coglione: Mchedlidze. Fece gol a Torino con la Juve all’esordio col Palermo, e vincemmo. Kvara è una locomotiva di Guccini, rivoluzionaria. Quando lui parte fa le rivoluzioni. Quanto vale? Non vale niente. Perché non lo venderanno. Anche Kim mi ha stupito molto. In generale la campagna acquisti del Napoli è più che lodevole. Hanno fatto tutte scelte coraggiose e indovinate. Sono ammirato da quello che hanno fatto. E anche leggermente invidioso”.
C’è un piccolo pezzettino di Napoli anche in un altro aneddoto che riguarda Marquinhos. Il difensore brasiliano Sabatini lo portò a Roma “per caso – racconta – Un mio collaboratore che attualmente lavora con Spalletti al Napoli, Simone Beccaccioli, fa il match analist. Lavorava ai piani bassi del mio ufficio, corse da me facendo le scale a rotta di collo, urlando “direttore direttore, ho visto un giocatore incredibile, gli ho visto fare un recupero di 60 metri”. Gli dissi di farmelo vedere, immediatamente. L’avversario aveva un vantaggio di 20 metri, l’ha divorato, ha messo palla in calcio d’angolo e ha esultato. Aveva 16 anni. Era una cosa così virile ed evoluta, che in pratica nella mia testa mentre ancora la palla rotolava in calcio d’angolo lo avevo già comprato“.