Gli imputavano la mancanza di esperienza da allenatore e il fatto di aver giocato vent’anni in Europa. Ma ha avuto pazienza e ora può diventare l’eroe nazionale

Oggi che l’Argentina è in finale al Mondiale in Qatar è facile osannare Scaloni. Ma c’è stato un tempo in cui, in Argentina, nessuno lo voleva come commissario tecnico, nemmeno Maradona. Il Corriere della Sera dedica a Scaloni un pezzo a firma di Arianna Ravelli.
Scaloni è arrivato sulla panchina dell’Argentina nel 2018, dopo i Mondiali in Russia. Messi era “svuotato, incerto se continuare”. All’epoca:
“45 milioni di commissari tecnici avevano alzato un sopracciglio, fatto una smorfia e condiviso le parole di Diego Armando Maradona che si era chiesto se in Federazione «fossero impazziti»”.
Scaloni scontava due cose: innanzitutto
“la mancanza di esperienza da allenatore di alto livello, era stato l’assistente di Sampaoli e guidava la Under 20. Solo il maestro Oscar Tabarez abbracciandolo in una sfida con l’Uruguay gli aveva detto «non ascoltarli, hai l’esperienza di chi ha giocato vent’anni»”.
La seconda colpa del ct era di aver trascorso quei vent’anni quasi tutti in Europa.
“E qui arrivava il secondo rimprovero: perché quei vent’anni erano passati quasi tutti in Europa. Esattamente come Messi, accusato di sentirsi più catalano che argentino e di non riuscire a dare tutto sotto il peso della camiseta albiceleste. Quella che sembrava una debolezza di Scaloni, si è rivelata un’esperienza di vita comune, una prima password per entrare nei meccanismi del campione”.
Scaloni, che viene da un paese della campagna argentina, e che è soprannominato “chacarero”, ovvero “contadino”, “conosce il valore della pazienza”.
Per prima cosa, scrive il CorSera, ha scelto con cura il suo staff e poi ha conquistato Messi con una video chiamata.
«Gli abbiamo detto: “Forse è meglio se non vieni subito, abbiamo bisogno di costruire un gruppo forte prima”. Dovevamo chiamare i ragazzini, volevamo fossero pronti prima di allenarsi con Leo».
“Lì è nata l’Argentina che ha vinto la Copa America nel 2021, che è rimasta imbattuta 36 partite, ha mantenuto
l’equilibrio dopo la sconfitta con l’Arabia Saudita, e che domenica giocherà la finale mondiale contro la Francia”.
“Scaloni che doveva essere un traghettatore può diventare eroe nazionale. Con Messi che non è mai stato così a suo
agio in Nazionale”.