L’idea di Elkann di vendere. L’editoriale: Andrea non lascerebbe mai che il club finisse completamente in altre mani e terrebbe per sé una percentuale

La Stampa di Elkann boccia duramente l’intervento di Luciano Moggi all’assemblea degli azionisti Juventus, Tuttosport invece si lancia in una spericolata difesa di Andrea Agnelli e risponde a quanto scritto dal Napolista una settimana fa e cioè che i piani di Elkann sono di vendere la Juventus, ovviamente non oggi ma quando le acque si saranno calmate.
Tuttosport sbatte in prima pagina Andrea Agnelli con il titolo: “Poi magari torna”. Scrive il direttore Vaciago:
E se fosse solo un arrivederci? Diciamo che di certo non è un addio, perché Andrea Agnelli, come membro della famiglia, resta proprietario della Juventus, alla quale resterà sempre molto legato e vicino.
Tuttosport prospetta vari scenari che a noi sembrano eccessivamente ottimisti (ottimisti dal loro punto di vista).
Il primo scenario è che Andrea Agnelli torni al vertice della società d’accordo con John Elkann, nel caso la tempesta giudiziaria venisse superata senza gravi conseguenze.
E nella tempesta giudiziaria è inserito l’affaire Superlega.
Il secondo scenario è che Andrea Agnelli “si compri” la Juventus o una parte di essa, comprandola direttamente da Exor, acquistando quote del mercato o approfittando di un eventuale uscita dalla Borse (delisting). Non è necessario che Andrea acquisti il 100% della Juventus, ma potrebbe bastare una quota con il resto del club in mano a un fondo.
Ed ecco la risposta al Napolista. Tuttosport fa finta di smentire, in realtà conferma che la Juventus può essere venduta a un fondo.
Ma è vero che John Elkann vuole vendere la Juventus? No, al momento non risultano queste intenzioni. Il primo obiettivo è quello di traghettare la società fuori dalle acque agitate (ecco perché la scelta di un Cda così tecnico e agguerrito sotto il profilo legale), ma è un’ipotesi da non scartare quella di un delisting, ovvero un’uscita dalla Borsa, per maneggiare con maggiore semplicità la Juventus e, a quel punto, cercare un socio o cederne una quota sostanziosa. Ma Andrea non lascerebbe mai che il club finisse completamente in altre mani e terrebbe per sé una percentuale. Chiariamo, l’orizzonte temporale di questo scenario è da misurare in anni, non in mesi.