Sembrava impossibile dopo la debacle di Scafati, eppure una Gevi trasformata resiste, recupera e poi batte i campioni di Italia di Ettore Messina.
Pancotto in sei giorni trasforma gli azzurri, Milano si arrende a Fuorigrotta dopo un tempo supplementare. Sembrava impossibile dopo la debacle di Scafati con conseguente esonero di coach Buscaglia, eppure una Gevi trasformata resiste, recupera e poi batte i campioni di Italia di Ettore Messina.
Michineau e Howard in formato stellare fanno capire a Melli e compagni che la trasferta in terra di partenope non è cosi scontata come da pronostico. I primi due quarti sono in equilibrio, nel terzo l’Olimpia cala il peso dei suoi assi e prova a scappare ma Napoli l’afferra e la tiene inchiodata ad un tempo supplementare che ha tutta l’aria di consegnare al Palabarbuto una serata speciale. Infatti non c’è partita. I cinque minuti di overtime sono una sbornia di entusiasmo, Howard si siede sul match e allarga le braccia.
La Gevi rinasce e ritrova un entusiasmo incredibile. La promozione di coach Pancotto da assistente a primo allenatore ha dato un segnale inequivocabile che si presta a pochissime interpretazioni. Napoli è apparsa intensa, reattiva, energica con una ritrovata autostima. La corsa alla salvezza è partita. Aspettando Young e soprattutto un ambiente che ieri sera ha ritrovato la gioia della pallacanestro.