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Di Gennaro: «I farmaci? Ci davano di tutto. Le morti di Vialli e Mihajlovic hanno un impatto emotivo»

A Repubblica: «Il Micoren l’ho preso direttamente in campo. Ho giocato alla Fiorentina squadra segnata dalle morti premature di tanti giocatori»

Di Gennaro: «I farmaci? Ci davano di tutto. Le morti di Vialli e Mihajlovic hanno un impatto emotivo»
Db Parma 02/10/2010 - campionato di calcio serie A / Parma-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Di Gennaro

Dopo Dino Baggio, Raducioiu, Brambati, ora è Antonio Di Gennaro a parlare della paura dei calciatori per le sostanze che assumevano negli anni 70 e 80. Il dibattito è cominciato dopo la morte di Vialli.

A Repubblica Di Gennaro dice:

«Il Micoren l’ho preso direttamente in campo. Era il 10 aprile 1977, il mio esordio in Serie A con la Fiorentina, contro la Juventus, a neanche 19 anni. Ero emozionatissimo. Dopo venti minuti si fermò il gioco per un fallo e il massaggiatore venne a darmelo».

Scoprì che era vietato solo dopo la squalifica di Fontolan suo compagno di squadra al Verona.

Lei dal 1976 al 1980 ha giocato nella Fiorentina.

«Una squadra segnata dalle morti premature di tanti giocatori degli anni 70: Beatrice, Saltutti, Longoni, Ferrante, Mattolini. Un elenco impressionante. Ricordo perfettamente che alla Fiorentina prendevo l’Epargriseovit».

«Ricordo che mi davano l’Argotone, le gocce che si mettono nel naso, ma mi avvertivano di prenderle entro il giovedì perché altrimenti la domenica sarei potuto risultare positivo».

Ora ha paura per la sua salute?

«No. Cerco di essere razionale, anche in un momento di forte emotività per la scomparsa di Mihajlovic e di Vialli. So che non è facile avere risposte, certezze, rassicurazioni. Le chiedo ai medici. Perché, oggi come allora, io mi fido».

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