Allo Stadium passo falso dell’Atalanta contro una squadra di metà classifica. Il ciclone Osimhen è straripante
FALLI DA DIETRO – COMMENTI ALLA 19° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2022-23
Un interminabile uragano.
Prima l’umiliante disfatta al Maradona.
Poi la sentenza della Corte d’Appello.
Uno scandalo dalle proporzioni gigantesche che si prevede sia solo all’inizio.
Non finisce qui. Ci saranno altre sentenze in sede penale.
E lì le cose saranno anche più serie.
Lo dice persino la Cristillin che, per via della storica amicizia con la proprietà, ne sa certamente più di noialtri.
Praticamente, da quanto è emerso, la Vecchia ha falsato tutti i campionati dal 2010 a oggi.
Insomma c’è solo da scoprire che il covo di Messina Denaro fosse la Continassa.
L’ignaro tifoso da divano candidamente si chiede.
Ma se la Vecchia ha falsato il campionato – come affermato dai giudici – perché non andare con coraggio fino in fondo?
Perché non dare all’orbiterraqueo mondo del calcio un segnale forte di correttezza?
E sospendere la squadra dalla competizione?
Per garantire così il regolare proseguimento del campionato nella massima limpidezza.
Cosa vogliono dire questi 15 punti di penalizzazione?
Domande alle quali forse le motivazioni alla sentenza daranno una risposta.
Le motivazioni forse daranno una risposta anche al tifoso bianconero e alla stampa asservita.
Che continua a chiedersi perché solo la Vecchia sì e le altre no. Visto che le plusvalenze si fanno almeno in due.
Forse perché la Juve è quotata in borsa. E le altre coinvolte no.
Forse perché la Corte d’Appello non ha basato la sentenza sulle plusvalenze, ma sulle plusvalenze fittizie, cioè su un “sistema” più ampio che aveva come obbiettivo l’irregolarità dei conti.
Fossi tifoso juventino oggi smetterei di miagolare.
Farei solo una cosa.
Ce l’avrei a morte con Agnelli e la chiuderei lì.
Il campionato prosegue nella bufera.
La pioggia cade sulla solitaria verdura dell’Arechi.
E dagli spalti s’ode doloroso il canto d’odio dei fratelli di Salerno.
Nicola esonerato e riabilitato in 24 ore, arretra la difesa fino a Vietri sul Mare.
Impossibile trovare varchi.
Gli azzurri ruminano calcio orizzontale un po’ lento e macchinoso per tutto il primo tempo.
Ma allo scadere Zambo chiude il triangolo con l’onnipresente Barilotto lusitano e trova il rasoterra filtrante nell’intasata area granata.
Il Capitano irrompe al centro e schianta la traversa per l’agognato vantaggio.
La ripresa sarà più agevole.
Il ciclone Osi è straripante.
Lo marcano in cinque e non riescono a prenderlo.
Il Var gli aveva già tolto un gol. Ed eccolo ora pronto a ribattere in rete sul palo dello Zircone macedone.
Si vira a 50 punti.
Miglior attacco. Miglior difesa.
Il lussureggiante Osi Capocannoniere.
Una supremazia indiscussa.
Molte cose belle ci dirà il futuro.
Allo Stadium la squadra bianconera scende in campo con un fardello psicologico inquietante.
Devono dare un senso a questa stagione. Se mai questa stagione avesse un senso.
Devono dimostrare di saper reagire. Non importa a chi o a che cosa.
La partita è a tratti emozionante.
Ma è una partita vera?
Gli uomini di Gasp sono nel momento migliore della stagione. I due esterni di attacco Boga e Lookman sono incontenibili.
Ad essi si aggiunge Rasmus Hojlund danese diciannovenne dall’intelligenza tattica e dalla raffinata tecnica fuori dal comune.
Gli juventini rimontano due volte, e passano anche in vantaggio.
Alla fine sarà pari.
E sarà tutto sommato un passo falso dei bergamaschi contro una squadra di metà classifica.
Anche se il sito della Lega questa realtà non lo accetta.
E pubblica la classifica provvisoria con la Juve seconda a 40 punti senza i 15 punti di penalizzazione.