Su La Stampa. Nel primo tempo non ha mai fischiato, nel secondo un po’ di più: evidentemente deve averlo chiamato Rocchi nell’intervallo

La direzione di gara di Juventus-Atalanta ad opera dell’arbitro Marinelli ha lasciato parecchio perplessi i commentatori sportivi. A partire da Gigi Garanzini, che sulla Stampa la definisce surreale. Marinelli ha praticamente ingoiato il fischietto: zero fischi nel primo tempo, un po’ meglio nel secondo. Evidentemente, scrive Garanzini, deve aver ricevuto la telefonata di Rocchi nell’intervallo.
“Scopriremo vivendo che peso avrà questo pareggio sulla classifica reale: su quella del momento, assai limitato. Di sicuro la difesa della Juve all’improvviso non è più quella: sette gol al passivo in diciassette partite e otto nel giro di
una settimana. Partita comunque divertente, con alti e bassi: e direzione di gara surreale. Ci sono com’è noto arbitri che fischiano troppo e altri che fischiano poco: e poi c’è questo signor Marinelli che nel dubbio non fischia mai. Ma proprio mai. Nel solo primo tempo si è ingoiato il fischietto almeno una decina di volte, dall’una e dall’altra parte: compreso il rigore su cui lo ha salvato il Var. Nella ripresa meno, molto meno. E poiché l’ampio dibattito del momento riguarda le intercettazioni, non dovrebbe essere difficile rintracciare la telefonata del designatore che lo ha raggiunto nell’intervallo”.
Anche Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport bocciano la direzione di gara di Marinelli. Il Corriere dello Sport scrive:
“È già il peggiore della giornata (e mancano ancora Marchetti, Rapuano e Di Bello). L’errore più grande? La gestione della protesta di Di Maria. Non è accettabile: non per un arbitro di Serie A ma per tutti quei ragazzi che vanno sui campi dei dilettanti la domenica, non un bello spot per chi fa della lotta alla violenza una sua battaglia. Marinelli sbaglia partita, dopo 20’ l’ha già persa, non fischia quasi nulla perché scioccamente insegue un metro che ha impostato lui, sbagliando. Il resto (di bello o brutto) lo si deve alle due squadre, non all’arbitro di Tivoli. Per nulla accettato, la mass confrontation nel recupero è solo e solamente colpa sua”.
La Gazzetta dello Sport:
“A forza di non fischiare interventi che meriterebbero (esempio: Demiral-Di Maria), Marinelli perde anche un po’ se stesso. Sembra molto sicuro quando (7’ pt) Palomino rischia cinturando (non in maniera reiterata) Milik: il “crollo” del bianconero induce Marinelli (l’unico a valutare l’intensità dell’intervento) a non fischiare il rigore, ma i dubbi sono sorti”.