A Dazn: «I campionati, così, diventano meno credibili, si rimane sospesi per mesi. Le plusvalenze sono una situazione che si è creata nel calcio».
Dopo il pareggio con la Juventus allo Stadium, l’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn. A Gasperini è stato chiesto un parere sull’inchiesta plusvalenze.
«Questa è una situazione che si è creata nel calcio. Io sono un uomo di calcio, un uomo di campo. Sono felice quando un ragazzo arriva all’Atalanta, lo vedi crescere e va in una grande squadra. Questo è il mio compito. Il resto è nato da situazioni fuori campo. Io della Juventus ho un ricordo di quelli che hanno vinto il Mondiale dell’82, poi dei Trapattoni, dei Lippi, dei Ventrone, dei Vialli, dei Del Piero e tutti quelli che mi hanno permesso di formarmi. Il resto non è mia competenza».
Lei quindi è uno da plusvalenze vere e non fittizie.
«A volte l’Atalanta è stata tirata in mezzo malamente, invece bisogna distinguere. E’ stata tirata in mezzo in modo errato».
Per la Champions League allora l’Atalanta c’è?
«Noi tutti gli anni, anche quelli migliori in cui siamo andati in Champions, all’inizio non sapevamo qual era il nostro traguardo. Ce lo siamo conquistati sempre strada facendo, rimanendo competitivi con squadre anche forti. La classifica ora è molto buona, ma è ancora tutto da giocare. Se tra un paio di domeniche siamo ancora lì potremo dirlo, è chiaro che ci siamo, nessuno si tira indietro, ma è un campionato strano. Io non sono così felice quando si cambia la classifica in corsa, diventano meno credibili i campionati così, si rimane sospesi per mesi. Abbiamo chiuso il girone d’andata bene, siamo felici della nostra crescita. Ora stiamo giocando meglio e ci sentiamo più fiduciosi».