Il Milan è in crisi e l’incendio di Pioli si è spento. Il mercato estivo è stato in retrospettiva, il peggiore a Milano dal gennaio 2021
La sconfitta del Milan contro il Sassuolo finisce su The Athletic. Incredibile come la squadra campione di Italia si sia trasformata nel giro di sei mesi, scrive il quotidiano. Si è passati dal trionfo post scudetto alle scuse del capitano rossonero, Davide Calabria, alla Curva Sud. All’implorazione del perdono per quanto visto in campo.
“A maggio, un incredulo Stefano Pioli e i suoi giocatori euforici erano nel bel mezzo di un’invasione di campo dopo aver vinto inaspettatamente un primo Scudetto in 11 anni in un pomeriggio mite al Mapei stadium di Sassuolo. Sei mesi dopo, si stavano scusando per una sconfitta per 5-2 contro lo stesso avversario”.
E ancora:
“Il Milan si è disfatto con una stupefacente repentinità da quando la Roma, dal nulla, ha trasformato una certa sconfitta per 2-0 l’8 gennaio — “una partita che abbiamo dominato”, ha detto Maldini — in un pareggio per 2-2 con gol all’ultimo respiro di Roger Ibanez e Tammy Abraham”.
Da quel momento, la squadra di Pioli è apparsa insicura. E’ stata eliminata dalla Coppa Italia, ha perso la Supercoppa e Pioli aveva promesso una reazione. Ebbene,
“la reazione del Milan è stata quella di perdere quattro a zero contro la Lazio e prendere altri cinque gol contro il Sassuolo”.
In conferenza stampa, a Pioli è stato chiesto cosa provasse. Ha risposto: «Dolore».
“Lo Scudetto sulle maglie del Milan è arrivato senza cuciture. Mantenerlo sembrava già un compito arduo. Il Milan ha solo quattro punti in meno rispetto a un anno fa, ma, a differenza di allora, ha una rivale per il titolo che fa lo straordinario”.
Ovvero il Napoli. The Athletic continua scrivendo che l’incantesimo lanciato due anni fa, quando Zlatan Ibrahimovic e Simon Kjaer si sono uniti al Milan, alzando gli standard e togliendo la pressione a un gruppo di ragazzi con talento ancora da mostrare, ha avuto un effetto esponenziale che ha resistito a lungo ma che ora sembra quasi rotto.
Come spiegare i travagli del Milan? Sicuramente conta l’assenza di Maignan, cosa evidente ogni volta che in campo c’è Tatarusanu. Ma anche la difesa è crollata. E in attacco Leao non sembra certo il più diligente, complice la discussione sul rinnovo.
“Troppo spesso da quando il campionato è ripreso, i giocatori del Milan si sono dispersi come piccioni in Piazza Duomo piuttosto che mantenere una forma compatta”.
I tentativi di Pioli di far riprendere i suoi giocatori sono, finora, falliti. L’allenatore ha annullato il giorno libero dopo che il Milan ha perso l’amichevole contro il Psv per 3-0, “costernato dall’atteggiamento dei giocatori“. Ha fatto lo stesso dopo la sconfitta della Lazio. Da allora, ha detto Pioli, le sessioni di allenamento sono state le migliori, per concentrazione e applicazione. Eppure è arrivata una sconfitta per 5-2.
Il Milan ha smesso di evolversi. “Da un lato, questo dipende da Pioli, dalle sue formazioni e dalle decisioni prese durante la partita“. Anche il voler insistere su De Ketelaere.
“La finestra di trasferimento estiva è stata, in retrospettiva, la peggiore a Milano dal gennaio 2021, quando Maldini pensava che Mario Mandzukic, ora in pensione, e Soualiho Meite, ora alla Cremonese, potessero aiutare la sua squadra a ottenere il vantaggio sull’Inter di Antonio Conte”.
Il rinnovo di Maldini e Massara ha creato ritardi sul mercato, continua The Athletic. Il Milan ha perso il mese di giugno, poi si è impelagato nella trattativa per Sven Botman, per non parlare di quella per Renato Sanches. Non è nemmeno riuscito a procurarsi un sostituto di livello per Maignan infortunato.
“La colpa deve essere condivisa. Il Milan è sceso dalle prime quattro domenica e non può lasciare che questa deriva continui quando Atalanta, Roma e Lazio hanno iniziato così bene il 2023. C’è bisogno di una scintilla. Pioli è in fiamme, un inno a San Siro in questi ultimi due anni, fuma più che ruggisce. La domanda ora è: può essere riacceso? O si spegnerà nel Derby della Madonnina della prossima settimana?”.