Il sito Het Nieuwsblad: “Sei anni fa, dopo Wilmots, Louis van Gaal non voleva venire per un colloquio. «Mi conoscono abbastanza bene», disse”

Inizia il totonomi per sapere quale sarà il commissario tecnico del Belgio dopo che l’ex ct Martinez ha lasciato vacante il posto e ha accettato la proposta della federazione portoghese.
La Federcalcio belga, già lo scorso 13 dicembre aveva pubblicato l’annuncio per la ricerca dell’allenatore della nazionale e ieri sera è scaduto il termine ultimo per presentare le candidature. Alcuni rumors parlano anche del cv di Pirlo fra i quelli presenti sulla scrivania del Belgio.
Secondo il Telegraaf però sarebbero altri i “finalisti” alla chiusura delle candidature. Quella di Thierry Henry, già assistente di Martinez in nazionale, ha perso quota in queste settimane.
Sono risalite invece quelle di Hervé Renard, ct dell’Arabia Saudita, vincitore all’esordio Mondiale in Qatar contro l’Argentina, oggi campione del Mondo e celebra anche per il discorso pronunciato fra primo e secondo tempo ai suoi che poi ha portato alla rimonta sull’Albiceleste. A sostenere la pole positione di Renard è il quotidiano belga Het Nieuwsblad che scrive:
“La Task Force che è stata istituita con il CEO Peter Bossaert, i membri del consiglio Sven Jaecques e Pierre Locht e il consulente esterno Bart Verhaeghe esaminerà prima le candidature da oggi e deciderà in una riunione di venerdì quali potenziali allenatori nazionali saranno contattati. «Sono state ricevute molte candidature e ce ne sono alcune molto interessanti». I nomi non sono ancora trapelati. Quello che sappiamo è che il francese Hervé Renard (54) è tra i ricorrenti.“
Sempre dal Belgio arriva anche il nome di Michel Preud’homme ma, scrive il giornale:
“Tuttavia, Preud’homme non ha presentato domanda. Henry ha quindi informato in modo informale che gli piace il lavoro.”
Svela anche un retroscena l’Het Nieuwsblad:
“Più di sei anni fa, anche la federazione calcistica ha iniziato a cercare un successore per Marc Wilmots pubblicando un posto vacante. Poi al sindacato sono finite trecento candidature, settanta delle quali prese abbastanza sul serio. C’era una domanda di Louis van Gaal, ma l’olandese non voleva venire per un colloquio. «Mi conoscono abbastanza bene», disse. La domanda è se Preud’homme ed Henry condividono la stessa idea e se non fossero nominati subirebbero troppa perdita di faccia.“