“Di Maria lo rincorre, lo pizzica per la maglia (lato sinistro): almeno (almeno…) il giallo? Ma si può vedere una cosa del genere in A senza intervenire?”.

Il Corriere dello Sport e la Gazzetta dello Sport bocciano l’arbitro Marinelli, che ieri ha diretto Juventus-Atalanta allo Stadium. Il CorSport gli dà 4 in pagella, con un giudizio tranchant. Un po’ meglio la rosea, che gli dà come voto 5. Il Corriere dello Sport contesta la gestione dell’arbitro in merito alle proteste di Di Maria, oltre
“È già il peggiore della giornata (e mancano ancora Marchetti, Rapuano e Di Bello). L’errore più grande? La gestione della protesta di Di Maria. Non è accettabile: non per un arbitro di Serie A ma per tutti quei ragazzi che vanno sui campi dei dilettanti la domenica, non un bello spot per chi fa della lotta alla violenza una sua battaglia. Marinelli sbaglia partita, dopo 20’ l’ha già persa, non fischia quasi nulla perché scioccamente insegue un metro che ha impostato lui, sbagliando. Il resto (di bello o brutto) lo si deve alle due squadre, non all’arbitro di Tivoli. Per nulla accettato, la mass confrontation nel recupero è solo e solamente colpa sua”.
Marinelli è colpevole di non aver visto il rigore live.
“Doppio contatto: non falloso Scalvini-Locatelli (netto prima il pallone), clamoroso Ederson-Fagioli, provvede (eh, già…) Massa dal Var. Ofr e rigore, ma si poteva vedere live. Piuttosto, nell’occasione Di Maria lo rincorre, lo pizzica per la maglia (lato sinistro): almeno (almeno…) il giallo? Ma si può vedere una cosa del genere in A senza intervenire?”.
La Gazzetta dello Sport, invece, scrive:
“A forza di non fischiare interventi che meriterebbero (esempio: Demiral-Di Maria), Marinelli perde anche un po’ se stesso. Sembra molto sicuro quando (7’ pt) Palomino rischia cinturando (non in maniera reiterata) Milik: il “crollo” del bianconero induce Marinelli (l’unico a valutare l’intensità dell’intervento) a non fischiare il rigore, ma i dubbi sono sorti. Dubbi che invece non ci sarebbero quando (23’ pt) Ederson calcia Fagioli: Marinelli è vicino, nega sanzioni e quindi ci vuole il Var (Massa) a mostrare il rigore netto”.
E ci sarebbero anche altri episodi dubbi, per entrambi i quotidiani sportivi. La Gazzetta conclude:
“In generale, la scelta di fischiare poco dà più il senso di non valutazione che di sicurezza”.