A La Stampa: «Avevo fatto la sbruffona con Tim Burton dicendo che avrei voluto fare io la coreografia. Dopo mi sono sentita molto stupida, mi sarei presa a calci».
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Jenna Ortega si racconta in un’intervista a La Stampa. Americana di origini latine, vent’anni, interpreta Mercoledì Addams nell’omonima serie in onda su Netflix. Il video del suo balletto è diventato virale sui social, infrangendo la soglia del miliardo di visualizzazioni. Nonostante la giovane età è una veterana del mondo horror: è stata la protagonista di Scream. La Ortega parla della danza di Mercoledì.
«Una danza che nemmeno avevo idea di come sarebbe riuscita. Avevo fatto un pochino la sbruffona con Tim Burton, dicendo che avrei voluto fare io la coreografia e che avrebbe potuto stare tranquillo, addirittura metterci le mani sul fuoco. Ma bluffavo. Non so ballare e non avevo idea di cosa avrei fatto fino a pochi giorni prima, quando Tim mi ha comunicato che la canzone che aveva scelto sarebbe stata Goo Goo Much, dei Cramps. Mi sono sentita molto stupida e mi sarei presa a calci».
La Ortega continua:
«Non ho dormito per due giorni e mi sono guardata tutti i video di Denis Lavant in Beau Travail, quello di Siouxsie and the Banshees, Lene Lovich, Nina Hagen e una lunga serie di video di ragazzi ‘gotici’ nei club anni ’80. Il risultato di tanto studio è quel balletto».
Si immaginava il successo?
«Ma no, affatto. Pensavo di essere stata pessima, ma quelli della produzione mi hanno rassicurata e mi hanno detto che a loro parere sarebbe diventato un fenomeno pop. Pensavo mi stessero prendendo in giro, invece hanno avuto ragione loro. Incredibile».
La Ortega ha recitato in American Carnage, Scream, Killer Queen, Sexy horror story, come mai è una star dell’horror?
«Perché mi scelgano per questi film non lo so, evidentemente alla gente piace vedermi spaventata. Per me correre in giro urlando insanguinata è terapeutico, oltre che molto divertente. I film horror sono i più divertenti da girare, sul set si fa sempre fatica a non scoppiare a ridere. Non ci si prende mai troppo sul serio e si lavora con appassionati del genere».
Conosceva la Mercoledì originale e le versioni successive?
«Si, anche perché mi hanno sempre paragonato a lei fin da bambina. Un po’ per il mio aspetto e un po’ per il mio tipo di umorismo, molto asciutto, molto, forse troppo dark. La gente ha sempre fatto fatica a capire quando sono seria o sto scherzando. E poi Mercoledì è un bellissimo personaggio. Sembra monocorde, monotono invece è piena di sfaccettature. E’ una teen, e come tutte le adolescenti è molto insicura anche se non lo sembra. Ha paura delle emozioni e delle aree grigie della vita più che dei ragni e dei mostri assetati di sangue. E poi meritava uno show tutto suo. In quelli precedenti è sempre stato un personaggio marginale, con una o due battute al massimo».
La Ortega si definisce nata vecchia.
«È che nonostante l’età sono già anziana e non perché sia cresciuta in fretta. Sono proprio nata così. A otto anni mi prendevano in giro chiamandomi vecchia. Poi lavorare sui set, circondata da adulti mi ha sicuramente condizionata. Tutti i giovani attori sembrano più maturi della loro età, diciamo che io sono stata avvantaggiata dal mio carattere».