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La Juventus è cambiata, Ferrero: «Ci difenderemo con pacatezza e senza arroganza»

Su La Stampa le dichiarazioni del neopresidente all’assemblea degli azionisti. Un modo per far capire che è finito il metodo dei 38 sul campo

La Juventus è cambiata, Ferrero: «Ci difenderemo con pacatezza e senza arroganza»
Mg Torino 19/01/2023 - Coppa Italia / Juventus-Monza / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianluca Ferrero

La Juventus viene stangata con una penalizzazione di 15 punti e La Stampa ripropone le frasi del nuovo presidente Ferrero all’assemblea degli azionisti, ci tenne a far sapere che la Juve si sarebbe difesa ma con pacatezza e senza arroganza, rispettando tutti coloro che saranno chiamati a giudicare. Una rottura netta con i 38 sul campo. È un altro segnale di un cambiamento di cui vi abbiamo scritto.

Le parole del nuovo presidente Gianluca Ferrero:

«Ci difenderemo in tutte le sedi con determinazione e rigore, anche con pacatezza e senza nessuna forma di arroganza. Abbiamo sempre rispettato, rispettiamo e sempre rispetteremo tutti coloro che sono chiamati a giudicarci, quello che vogliamo è uguale rispetto per noi e per la nostra squadra, per poter discutere con serietà e rigore nelle sedi competenti quelle che sono state le motivazioni del nostro agire». 

Invece gli avvocati, forse ignari di altro, hanno reagito diversamente.

«L’accoglimento del ricorso per revocazione da parte delle Corte d’Appello Federale ci pare costituisca una palese disparità di trattamento ai danni della Juventus e dei suoi dirigenti rispetto a qualsiasi altra società o tesserato – dicono gli avvocati Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa -. Attendiamo di leggere con attenzione le motivazioni per presentare il ricorso davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, tuttavia evidenziamo, fin da ora, che alla sola Juventus e ai suoi dirigenti viene attribuita la violazione di una regola, che la stessa giustizia sportiva aveva ripetutamente riconosciuto non esistere. Riteniamo che si tratti di una palese ingiustizia anche nei confronti di milioni di appassionati, che confidiamo sia presto sanata nel prossimo grado di giudizio». 

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