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Lotito rassicura Sarri: «Maurì, senti a me, ne ho viste tante, non ti devi preoccupare»

Sul Messaggero il siparietto alla cena per il compleanno Lazio. “Come un vecchio amico coetaneo, il patron mette due mani sulle spalle del tecnico e gli parla all’orecchio”.

Lotito rassicura Sarri: «Maurì, senti a me, ne ho viste tante, non ti devi preoccupare»
As Roma 02/02/2020 - campionato di calcio serie A / Lazio-Spal / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Alla festa per il 123esimo compleanno della Lazio, l’allenatore biancoceleste, Maurizio Sarri, aveva dichiarato: «La lazialità mi è entrata dentro, Lotito ormai è un amico». Insomma, un idillio sempre più saldo quello tra tecnico e patron. Oggi Il Messaggero torna sul tema svelando un altro retroscena della cena, che è anche stata l’occasione per festeggiare il 64esimo compleanno di Sarri, allo scoccare della mezzanotte.

“L’idillio fra Lotito e Sarri è sempre più saldo. Lo dimostra un altro siparietto alla cena per il 123° compleanno della Lazio che, ironia del destino, alla mezzanotte coincide con il 64° di Maurizio. Come un vecchio amico coetaneo, il patron mette due mani sulle spalle del tecnico e inizia a parlargli all’orecchio. La bocca resta distante, il labiale è ben leggibile a un occhio attento: «Maurì, senti a me, ne ho viste tante di situazioni così, non ti devi preoccupare adesso». Parole significative di sostegno, ma ora serve una mano anche dal mercato. Lotito ha promesso a Sarri almeno un colpo a gennaio”.

Il Messaggero continua:

“Lotito non svela le sue soluzioni nascoste nel cassetto, ma giura che la pace con Cairo non porterà Sanabria alla Lazio: «Non ne ho mai parlato e comunque non c’è bisogno di nessuna immissione di liquidità. Quelle le ho fatte già nel recente passato. So io come fare adesso, ma senza nessun proclamo. I tifosi devono stare tranquilli, ho già detto che ripartiremo con il botto, come i fuochi d’artificio che avete ammirato all’hotel Hilton».

Dei fuochi d’artificio, Lotito aveva anche detto:

«Questa cena è una riunione particolare, non tutti hanno la possibilità di festeggiare 123 anni. Ho voluto i fuochi d’artificio per chiudere un capitolo e per iniziare un nuovo anno col botto. Bisogna metterci alle spalle gli ultimi risultati poco positivi e avere la coscienza di poter intraprendere un percorso nella seconda metà di stagione anche superiore a quanto fatto nella prima».

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