Si racconta che Caccioppoli dopo il 25 luglio dicesse: «Oggi interrogo prima i fascisti, vengano alla cattedra. Ma come? Non ce ne sono più?»
Ma dove sono gli A16? Mai specie si estinse così velocemente. E adesso i suoi rappresentanti si affannano a tentare una indecorosa conversione. “I resti di quello che fu uno dei più ridicoli eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza gli stadi , che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.”
Si racconta (chi sa se è vero ma certamente è verosimile) che Caccioppoli all’indomani della caduta del fascismo in occasione di una seduta di esame dicesse: “Oggi interrogo per prima i fascisti. Vengano alla cattedra”. E poiché nessuno si presentava esclamò “Ma come non ce ne sono più? E dove sono finiti?” Stessa sorte è toccata agli A16. Fughe. Ritirate. Distinguo. Abbasso la coerenza, in fondo, si sa, è l’arma dei fessi. E va bene ci toccherà dividere con loro questi momenti esaltanti. E sia pure.
Sabato mattina di buon ora sono stato al mercatino della Torretta. Il sole illuminava, anche senza riscaldarle, ceste di arance, vasche di scelle di baccalà. Anche il viso delle persone era illuminato ma non dal sole. Bensì dal sorriso. Insomma c’erano tutti i requisiti della bella giornata di lacapriana memoria. Anna, Claudio, Lello, Massimo… tutti sabato mattina. Uniti da un sol grido “Prufessò e che partita ieri sera”. E aleggiava nell’aria la felicità di aver vissuto un’occasione di riscatto da frustrazioni e sudditanze antiche. sentendosi per di più protagonisti di questo riscatto per avere contribuito a spingere la squadra con la sofferenza del tifo. Che dire? La forza del calcio!