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Moggi ad Allegri: «Hai parlato troppo, con questa Juve non te lo puoi permettere»

Su Libero: «A meno che le otto vittorie non abbiano illuso anche te. La Juve del 2015 era di un’altra categoria, questa ha attaccanti con le pistole ad acqua»

Moggi ad Allegri: «Hai parlato troppo, con questa Juve non te lo puoi permettere»
Mg Napoli 13/01/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Su Libero Luciano Moggi tira le orecchie a Massimiliano Allegri, non tanto per la prestazione e il risultato di Napoli (che lui considera prevedibili) ma per aver alzato il livello dello scontro prima della partita, insomma lo accusa di aver parlato troppo. Qui anche le critiche di Fabio Caressa.

Ecco cosa scrive Moggi su Libero:

Ahi ahi mister Allegri, hai parlato troppo prima della partita e non avresti dovuto dichiarare che «sei allenatore per caso o stai facendo l’allenatore per sbaglio» perché, così facendo, avvalori il pensiero dei tifosi juventini soprattutto dopo la strapazzata di Napoli. E togli a noi la possibilità di difenderti.

Non avresti dovuto duettare a distanza con Spalletti sulle possibilità di Juve e Napoli, facendo alla fine la figura di chi non conosce neppure lo stato di salute dei suoi.

Non devi cadere in questi tranelli, a meno che il filotto di 8 gare vinte senza subire gol, tra l’altro giocate anche male, abbia illuso anche te, oltre ad impaurire i detrattori di sempre che, dimenticato della spazzatura che avevano buttato sulla Juve tempi addietro, l’hanno presentata come l’avversario number one del Napoli definendo “partita dello scudetto” la gara del Maradona senza tener conto della differenza di qualità esistente tra le due formazioni. Loro l’hanno fatto per salvare la faccia di mestieranti qualora dovesse tornare d’attualità il ricordo di una rimonta fatta dalla Juve nel 2015, quando riuscì a recuperare 15 punti di distacco dalla prima e vincere il campionato, con te allenatore. Tu però non devi cascarci perché quella era un’altra squadra rispetto a questa e basterebbe citare i nomi di Chiellini, Buffon, Barzagli, Bonucci, etc…: di altra categoria rispetto a quelli di oggi. Oltretutto a quei tempi la Juventus aveva degli attaccanti che gonfiavano le reti sparando cannonate nella porta avversaria, mentre adesso, purtroppo, ha giocatori che sparano con le pistole ad acqua ed è il sesto reparto avanzato dell’attuale campionato con soli 27 gol fatti. 

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