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Nuovo ordine agli arbitri: punire chi perde tempo, a partire dai portieri. Recuperi un po’ più lunghi

La Gazzetta e il raduno arbitrale. Rocchi dice stop ai rigorini. Ci saranno uno o due minuti di recupero in più e lotta ai perditempo

Nuovo ordine agli arbitri: punire chi perde tempo, a partire dai portieri. Recuperi un po’ più lunghi
Mg Genova 25/08/2019 - campionato di calcio serie A / Sampdoria-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianluca Rocchi

La lotta degli arbitri contro chi perderà tempo e niente più rigorini. È quanto emerso dal primo raduno degli arbitri del 2023, a Roma.  Scrive la Gazzetta:

il designatore Gianluca Rocchi ha puntato pensieri e sforzi proprio verso la Caccia ai Perditempo. 

La Gazzetta non chiarisce se ci saranno maxi-recuperi come al Mondiale. La nostra impressione è che ci saranno. La Gazzetta la risolve così; il problema va risolto a monte, facendo giocare di più.

Per battere una punizione si perdono da 1’20” a 3 minuti; le “On field review” spesso fanno passare, fra visione e indecisione, anche 4 minuti (senza dimenticare Juventus-Salernitana…); per i rinvii da fondo campo vengono dispersi minuti preziosi, più o meno volutamente. Quindi minuti giocabili. Ieri L’obiettivo è sveltire. Per giocare di più.

Come del resto disse Collina in Qatar. Particolare attenzione sarà indirizzata ai portieri che perdono tanto tempo per i rinvii.

Al centro dell’attenzione, anche i rinvii dei portieri: fateci caso, è quello il ruolo verso il quale si alzano più cartellini gialli per sanzionare le cosiddette “perdite di tempo”. Portieri sotto osservazione quindi.

È un “no” ai maxirecuperi? No: quelli diverranno tali con situazioni consone (infortuni o casi particolari) come in Qatar; saranno le perdite di tempo che dovranno essere evitate sul nascere. La sensazione è che alla media del tempo di recupero registrato fino a qui in A potrebbero essere aggiunti uno o due minuti di recupero in più. Un mini-recupero.

Niente più rigorini.

Poi, la costante lotta ai rigorini: quella che si chiama “massima punizione” dovrà essere tale; Rocchi ha già registrato progressi, le spintine faranno sempre più… rima con rigorini. «Coi micro contatti non è rigore. I calciatori devono capire che non possono cadere per nulla» disse Rocchi tempo fa. E ancora, poi, l’attenzione massima verso le panchine e chi le “abita”: l’intemperanza e gli… show non saranno più permessi.

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