Barnet: «La Fifa non ha idea di cosa stia parlando. È giusto fare una normativa ma non sanno nulla del nostro mondo, non vogliamo la facciano dei criminali»
I procuratori che ce l’hanno a morte con la Fifa sono Barnett e Pimenta che durante il Fifa Agents Regulations, organizzato a Fiumicino da The Football Forum, attaccano duramente il nuovo protocollo sugli agenti approvato dalla Fifa e che entrerà in vigore a ottobre.
Già Infantino aveva annunciato il ricorso a un “tetto” per le commissioni dei procuratori dei calciatori e poi anche un nuovo sistema di licenze che prevede la costituzione di un albo anche per gli agenti e, forse la cosa più impattante per le loro finanze, il divieto di rappresentanza multipla.
I due sopra citati non sono certo due agenti qualsiasi. Barnett ha il più alto fatturato fra gli agenti mentre Pimenta è l’avvocato che ha ereditato l’impero costruito da Mino Raiola.
Le parole di Barnett riportate dalla Gazzetta:
«Nella Fifa ci sono dei criminali e ci stiamo muovendo per portarla in tribunale. La verità è che gli agenti non sono contro la normativa, ma noi siamo gli unici che possono davvero parlare di questo business». Un’impresa che gestisce fra gli altri Grealish, Camavinga, Kevin Philips, Pinto, Pickford, Amrabat, Szczesny e Kalulu.
Poi continua:
«La Fifa non ha davvero idea di cosa stia parlando, dobbiamo combattere questo regolamento. Non penso che qualcuno della Fifa sia mai entrato in un’agenzia, per provare a capire cosa sia. Non sanno nulla del nostro mondo, è assurdo che si considerino esperti del nostro settore. Ogni volta che si parla di agenti si parla della necessità di una normativa. Per quanto ne so io, invece, ci sono persone della Fifa che sono andate in prigione o direttori di club che sono stati giudicati colpevoli di crimini. E allora non siamo noi che dobbiamo vergognarci. È giusto riunirci e fare una normativa, non vogliamo che la facciano dei criminali. Abbiamo mandato una lettera a tre membri della Fifa annunciando provvedimenti legali. Sarà una causa lunga, che può costare anche milioni di euro. Ma vogliamo andare avanti e dimostrare che è illegale ciò che sta facendo la Fifa. Altrimenti vedrete nei prossimi anni quanti problemi avranno i giocatori, soprattutto quelli delle leghe minori».
Laconica Pimenta:
«Circa 4 anni fa io e Mino venimmo invitati dalla Fifa ad un meeting sul nuovo regolamento, ma rimanemmo sorpresi perché non volevano discuterlo, ma solo mostrarcelo. Era già tutto fatto, deciso. Era una trappola. La nostra risposta fu: “Ci vediamo in tribunale”».