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Raducioiu fa dietrofront: «Ho chiamato il dottore, erano vitamine e integratori»

«C’erano 3 componenti in quel cocktail in vena: vitamina C, vitamina B e una sostanza che riduceva l’affaticamento Mi sono sentito rassicurato»

Raducioiu fa dietrofront: «Ho chiamato il dottore, erano vitamine e integratori»
Db Brescia 26/05/2011 - partita benefica contro la Sla 'Tutti per Stefano Borgonovo' / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Benoit Cauet-Florin Raducioiu

Raducioiu fa subito dietrofront. Dice di essere stato tranquillizzato dal medico del Brescia. Dopo aver esternato anche le sue preoccupazioni circa le pillole che prendeva o le flebo che i medici gli somministravano negli anni ’90.

Aveva chiamato in causa il medico di Brescia:

«Facevo flebo con un liquido rosa. Lo ammetto, ho preso anche delle medicine. Ora chiamerò il medico che ci seguiva a Brescia per capire di più. Per sapere che medicine ho preso a Milano, Brescia, Verona. Non sapevamo che cosa stavamo prendendo. Ci è sempre stato detto che si trattava di vitamine, di glucosio. Per tutto il tempo facevamo flebo con questo liquido rosa, alla vigilia delle partite. Lo ricordo perfettamente. A Milano prendevamo altre cose, pillole. L’ho detto prima e dopo la morte di Gianluca Vialli, c’era anche Gică Popescu. Dobbiamo chiederci perché si verificano queste morti premature».

Già oggi pomeriggio sono arrivate le rassicurazioni all’ex nazionale rumeno, diffuse dalla Gazzetta:

«Ho telefonato al dottor Fabio De Nard, che allora lavorava nel Brescia ed era alla guida dello staff medico. C’erano 3 componenti in quel cocktail che ci veniva somministrato in vena: vitamina C, vitamina B e un’altra sostanza che riduceva il processo di affaticamento dei muscoli. Mi ha anche spiegato cosa fosse quel colore rosa: dipendeva dalla vitamina B. Mi sono sentito rassicurato: prendevamo integratori, cose contro i radicali liberi, tutto assolutamente legale. Sono contento di aver parlato con il dottore. In trasmissione avevo detto quello che è risaputo, cioè che all’epoca tutti assumevano sostanze e non c’era l’informazione che c’è oggi. Anche per questo ho sentito il bisogno di informarmi meglio, seppur a distanza di tempo».

Ma di fatto, dopo le parole di Baggio e di Radocioiu il tema del doping degli anni ’90 è tornato ad essere centrale nel dibattito calcistico e sportivo e, come sempre avviene nei dibattiti, le opinioni si spaccano fra quelli che Eco chiamerebbe “Apocalittici e integrati”.

 

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