Lo scontro all’autogrill di Badia al Pino sarebbe durato meno di 15 minuti. I napoletani sono poi stati scortati dalla polizia fino a Genova
Si arricchisce di particolari la ricostruzione degli scontri avvenuti questo pomeriggio sull’autostrada A1 tra gli ultras di Roma e Napoli, ciascuno dei quali era in viaggio per le rispettive trasferte e Genova e Milano.
Secondo quanto riporta l’edizione di Firenze di Repubblica, gli ultrà si sarebbero dati appuntamento, lo scontro sarebbe quindi organizzato, l’autostrada è rimasta chiusa per 50 minuti.
La questura di Arezzo ha infatti ipotizzato che il tutto sia nato da un agguato teso dai tifosi del Napoli a quelli romanisti. Il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi all’Adnkronos
“La polizia è impegnata attivamente per arrivare ad identificare quanto prima i responsabili di un atto che ha messo a repentaglio la sicurezza dei trasporti, causando enormi disagi nella circolazione stradale”.
A riguardo il TGR Toscana aveva detto nel pomeriggio che l’area di servizio era stata chiusa dalle forze di polizia per impedire il contatto con alcuni tifosi romanisti in arrivo
Repubblica continua spiegando che i tifosi della Roma in transito, molto probabilmente avvisati della presenza dei napoletani, hanno rallentato la marcia fino a fermarsi all’altezza dell’area di sosta Badia al Pino mentre una parte della tifoseria del Napoli posizionata lungo la recinzione, ha iniziato un fitto lancio di oggetti contundenti verso le autovetture sulla carreggiata. Entrambi i gruppi si sono spostati all’altezza dell’uscita dell’autogrill e sono entrati in contatto per pochi minuti. I tifosi romanisti dopo circa 15 minuti sono ripartiti, mentre quelli napoletani, circa 350, sono rimasti nell’area di servizio e successivamente scortati fino a Genova da personale delle forze di polizia.
Anche la Nazione sottolinea questa possibilità di una premeditazione
L’ipotesi degli investigatori è che questi fossero scontri premeditati, che i tragitti fossero stati studiati e che romanisti e napoletani sapessero bene di essere rispettivamente in giro, nella stessa direzione, nelle stesse ore.