Il Messaggero racconta la sfuriata del tecnico, che ha chiuso la squadra in palestra urlando e poi l’ha lasciata a confrontarsi: “vuole si arrabbino tra loro”
Il Messaggero racconta la sfuriata di Sarri alla Lazio dopo il ko contro il Lecce. Il tecnico ha chiuso la squadra in palestra per mezz’ora ed ha iniziato a urlare contro tutti.
“Un’altra terapia d’urto. Silenzio a Lecce, il giorno dopo scoppia il frastuono a Formello: alle 11 di mattina Sarri è furioso, rinchiude la squadra nella palestra, serra le porte, urla per mezz’ora, fa nomi e cognomi, mette tutti con le spalle al muro: «Ma chi caz… siamo? Cosa abbiamo fatto?». Dopo un anno e mezzo c’è ancora tanta presunzione, troppa superficialità, infiniti black out. E poi tutti giù nello sconforto”.
E ancora:
“Nell’intervallo del Via del Mare Immobile e compagni si erano caricati con un imperativo: «Questa gara si vince a ogni costo». Un minuto dopo in campo invece solo palle perse, poi il terrore negli occhi, il panico. «Tacco e punta, e basta», gridava Sarri alle sue spalle al vice Martuscello, all’ennesimo inutile virtuosismo di Milinkovic, sostituito (mica tanto per sbaglio) poco dopo. Sembra di aver rivissuto Herning, a parte il risultato del capitombolo”.
La squadra ha accusato il colpo.
“Il giorno dopo Sergej è muto, Immobile invece è nero (e contuso, ma ok per l’Empoli), e non le manda a dire a nessuno. Addirittura interviene, l’assente Luis Alberto (poi col veleno in allenamento): «Hai messo fuori me e ho accettato. Dovresti mettere fuori tutti adesso». Frecciata apprezzata stavolta da Sarri, che ora prova a scuotere i giocatori, vuole quasi che si arrabbino fra di loro e arrivino a uno scontro risolutivo per il proseguo del campionato. Serve un moto d’orgoglio fuori e dentro al campo per uscire una volta per tutte da questo malanno cronico. E infatti, dopo la strigliata, Maurizio lascia il gruppo a confrontarsi un’altra mezz’ora da solo. L’unico a chiedere scusa per la sua prestazione è Felipe Anderson, oltretutto alle 12.20 out nella seduta per una botta alla schiena rimediata in Salento”.