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Sarri furioso a Formello: «Ma chi cazzo siamo?». Luis Alberto: «Hai messo fuori me, ora metti fuori tutti»

Il Messaggero racconta la sfuriata del tecnico, che ha chiuso la squadra in palestra urlando e poi l’ha lasciata a confrontarsi: “vuole si arrabbino tra loro”  

Sarri furioso a Formello: «Ma chi cazzo siamo?». Luis Alberto: «Hai messo fuori me, ora metti fuori tutti»
As Roma 08/09/2022 - Europa League / Lazio-Feyenoord / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Il Messaggero racconta la sfuriata di Sarri alla Lazio dopo il ko contro il Lecce. Il tecnico ha chiuso la squadra in palestra per mezz’ora ed ha iniziato a urlare contro tutti.

“Un’altra terapia d’urto. Silenzio a Lecce, il giorno dopo scoppia il frastuono a Formello: alle 11 di mattina Sarri è furioso, rinchiude la squadra nella palestra, serra le porte, urla per mezz’ora, fa nomi e cognomi, mette tutti con le spalle al muro: «Ma chi caz… siamo? Cosa abbiamo fatto?». Dopo un anno e mezzo c’è ancora tanta presunzione, troppa superficialità, infiniti black out. E poi tutti giù nello sconforto”.

E ancora:

“Nell’intervallo del Via del Mare Immobile e compagni si erano caricati con un imperativo: «Questa gara si vince a ogni costo». Un minuto dopo in campo invece solo palle perse, poi il terrore negli occhi, il panico. «Tacco e punta, e basta», gridava Sarri alle sue spalle al vice Martuscello, all’ennesimo inutile virtuosismo di Milinkovic, sostituito (mica tanto per sbaglio) poco dopo. Sembra di aver rivissuto Herning, a parte il risultato del capitombolo”.

La squadra ha accusato il colpo.

“Il giorno dopo Sergej è muto, Immobile invece è nero (e contuso, ma ok per l’Empoli), e non le manda a dire a nessuno. Addirittura interviene, l’assente Luis Alberto (poi col veleno in allenamento): «Hai messo fuori me e ho accettato. Dovresti mettere fuori tutti adesso». Frecciata apprezzata stavolta da Sarri, che ora prova a scuotere i giocatori, vuole quasi che si arrabbino fra di loro e arrivino a uno scontro risolutivo per il proseguo del campionato. Serve un moto d’orgoglio fuori e dentro al campo per uscire una volta per tutte da questo malanno cronico. E infatti, dopo la strigliata, Maurizio lascia il gruppo a confrontarsi un’altra mezz’ora da solo. L’unico a chiedere scusa per la sua prestazione è Felipe Anderson, oltretutto alle 12.20 out nella seduta per una botta alla schiena rimediata in Salento”.

 

 

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