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Scontri sull’A1, anche l’ultrà napoletano torna in libertà (Repubblica)

Il gip non ha convalidato l’arresto ritenendo che non sussistano gli elementi per ritenerlo coinvolto nella rissa. Appartiene alla Brigata Carolina. 

Scontri sull’A1, anche l’ultrà napoletano torna in libertà (Repubblica)

Anche il quarto ultrà arrestato per gli scontri sull’autostrada A1 è stato rilasciato. Dopo i tre ultras della Roma (per uno soltanto dei quali, quello accoltellato, è stato stabilito l’obbligo di dimora e firma), anche per quello del Napoli la questione si chiude con un nulla di fatto. Il giudice per le indagini preliminari non ha convalidato l’arresto in flagranza differita. Lo riporta La Repubblica.

“Guerriglia ultrà sull’Autosole, dopo due notti agli arresti domiciliari torna libero il 35enne tifoso del Napoli Antonio Marigliano. Il gip di Napoli Ivana Salvatore non ha convalidato l’arresto in flagranza differita che era stato notificato lunedì sera all’indagato, ritenuto dalla Digos di Napoli coinvolto negli scontri avvenuti domenica scorsa sull’A1 tra tifosi romanisti e partenopei. Il legale dell’indagato, l’avvocato Emilio Coppola, durante l’udienza ha depositato un video acquisito e visionato dal giudice che ha ordinato l’immediata remissione in libertà”.

Marigliano risiede nel quartiere San Giovanni a Teduccio, appartiene, secondo quanto riferisce il quotidiano, al gruppo organizzato “Brigata Carolina”. E’ stato denunciato per rissa aggravata.

“Gli inquirenti gli contestano il possesso di oggetti atti ad offendere nei luoghi interessati dal transito di coloro che assistono a manifestazioni sportive”.

Nel corso dell’udienza di convalida, Marigliano si è avvalso della facoltà di non rispondere ma, aggiunge sempre Repubblica,

“in una dichiarazione spontanea, ha escluso categoricamente di aver preso parte agli scontri tra ultras napoletani e romanisti avvenuti domenica pomeriggio sull’autostrada A1 all’altezza di Badia al Pino in provincia di Arezzo. La Procura aveva chiesto un’ordinanza di arresti domiciliari, per il giudice invece non sussistono gli elementi per ritenere Marigliano coinvolto nella rissa”.

Questa mattina, a proposito della scarcerazione degli altri ultras coinvolti, Il Messaggero scriveva:

a “salvare” i due ultras giallorossi, arrestati in flagranza differita lunedì a Roma, è una sentenza della Cassazione del 2015 che si riferiva a un tifoso biancoceleste. Un cavillo, non bastano nemmeno le prove schiaccianti, che ha convinto il giudice della Capitale a non convalidare l’arresto di Filippo Lombardi, ultrà romanista già fermato a Liverpool e poi assolto nel 2018 per il tentato omicidio di Sean Cox, ma condannato a tre anni per i disordini e ancora sottoposto a Daspo, ed Emiliano Bigi, l’altro giallorosso arrestato in flagranza differita, anche lui noto alla
questura, visto che era stato colpito da Daspo nel 2008″.

E La Stampa: “per ora la risposta repressiva ha fatto cilecca”. Con la scarcerazione del quarto ultrà si può anche eliminare il “per ora”.

 

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