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Scontri ultras sull’A1, 180 identificati, quattro arresti

Tre ultras della Roma ed uno del Napoli finiti in manette in flagranza differita grazie all’analisi dei video. Si cercano gli altri coinvolti

Scontri ultras sull’A1, 180 identificati, quattro arresti

I quotidiani tracciano un bilancio dei fermi e degli arresti dopo gli scontri tra ultras del Napoli e della Roma di domenica, sull’autostrada A1. Il Corriere dello Sport scrive di

“180 identificati, poco più di un centinaio di romanisti fermati a Milano e un’ottantina di napoletani intercettati a Genova. Ma secondo la polizia i responsabili sono almeno 300”.

La task force di investigatori della questura di Arezzo e dalle Digos di Roma e Napoli lavora per dare un nome e un volto a chi ha preso parte ai tafferugli. Per ora gli arrestati sono quattro. Ieri è finito in manette il tifoso della Roma Martino Di Tosto, 43 anni, coinvolto già in passato in incidenti: oggi sarà processato per direttissima e dovrà rispondere dell’accusa di rissa aggravata. Sempre il Corriere dello Sport scrive:

“Di Tosto, “scaricato” come un pacco al pronto soccorso di Arezzo dai compagni (poi fuggiti a tutto gas), è stato ferito con più coltellate alla coscia e al polpaccio”.

Ieri a Roma la Polizia ha arrestato altri due ultras giallorossi e, in serata, arrestato in flagranza differita grazie all’analisi dei video anche un ultras del Napoli, Antonio Marigliano, 35 anni, che abita nel quartiere San Giovanni
a Teduccio ed ha precedenti di polizia. E’ aderente al gruppo ultras “Brigata Carolina” della curva A del Maradona. Nei prossimi giorni Marigliano sosterrà l’udienza di convalida davanti al giudice.

I tifosi fermati sono stati identificati grazie alle targhe dei minivan affittati, su cui hanno compiuto la trasferta e che sono state riprese dalla videosorveglianza dell’area di servizio di Badia al Pino, palcoscenico dello scontro a colpi di bastone e di spranghe fra ultras napoletani e romanisti di domenica all’ora di pranzo.

La Repubblica scrive:

“Le Digos di Roma, Napoli e Arezzo lavorano dall’altro ieri per dare un nome a tutte le 2-300 persone (tra le quali almeno 150 napoletani) che si sono prese a bastonate, cinghiate e bottigliate nell’area di servizio toscana. Non tutti i circa 500 tifosi che sono scesi dalle macchine e dai minivan, infatti, hanno partecipato agli scontri. Si controllano filmati, si verificano targhe, anche se molti hanno usato mezzi a noleggio”.

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