La giustizia sportiva non ha punito l’eventuale falso in bilancio. Il punto è il “sistema”, i comportamenti che violano i principi sportivi

Il Fatto quotidiano sintetizza e commenta le motivazioni della Corte d’appello federale sui 15 punti di penalizzazione, con una domanda finale.
La giustizia sportiva non ha punito reati come l’eventuale falso in bilancio, o sindacato le singole operazioni, non è rilevante che le plusvalenze fittizie siano valse 30 o 100 milioni, a quello penseranno la Consob e la magistratura. Il punto è il “sistema”, la “ricerca artificiale di plusvalenze come obiettivo”, i comportamenti che violano i principi sportivi: “Colpisce la pervasività ad ogni livello della consapevolezza della artificiosità del modus operandi della società”. Per questo il tribunale ha aumentato la pena da 9 a 15 punti: la sanzione “deve tenere conto della particolare gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione”.
Questa sentenza chiude il primo capitolo e apre un interrogativo: se i bilanci “semplicemente non sono attendibili” ed è stato stabilito che la Juve ha “alterato ” il risultato sportivo, gli scudetti vinti in quegli anni sono davvero regolari?