«Il Parco dei Principi è di proprietà dei parigini. Il Psg paga un affitto da un milione di euro fissi più uno o due variabili, meno dell’OM o del Lille»

Continua la querelle tra il Psg e il Comune di Parigi per la questione del Parco dei Principi. Al Khelaifi, presidente del club, aveva dichiarato che lo stadio non è all’altezza della squadra e che voleva comprarlo per renderlo più moderno e confortevole. In una conferenza stampa riportata da Rcm Sport, il primo cittadino parigino ha ribadito:
«La posizione della città è chiara: non è possibile per il Psg giocare in un luogo diverso dal Parc des Princes. Siamo molto favorevoli all’idea di sostenere il programma di espansione e gli investimenti del Parco. La città non vuole vendere. La nostra opzione è il contratto lungo. Desideriamo rinnovare le discussioni con loro in modo che questo sia risolto il più rapidamente possibile».
La volontà del Comune:
«In realtà il Psg è quasi proprietario del Parco con un lunghissimo diritto di concessione, ma il sindaco vuole che lo stadio resti un patrimonio importante per i parigini».
L’apertura ad un nuovo dialogo per lo Stadio del Psg:
«Se riusciamo a trovare un accordo. Vogliamo fare loro delle proposte che li mettano a proprio agio come se fossero proprietari con una lunghissima concessione. Abbiamo contatti con le squadre del Psg ma non con il presidente e sospettiamo che sia lui che decide. Vogliamo riprendere il dialogo. Sul Parco c’è un grosso disaccordo di valore. Dopo è molto complicato stimare il valore del Parco dei Principi perché se chiediamo a 15 esperti ci saranno 15 prezzi diversi. E il prezzo sarà inquadrato di Bercy e il comune di Parigi convaliderà o meno un incarico quindi non possiamo metterci d’accordo sul prezzo dandosi pacche sulle spalle. Oggi l’affitto del Parco è di 1 milione di euro nella parte fissa e 1 o 2 milioni nella parte variabile. Quindi è modesto rispetto a OM o Lille. Questo contratto li vincola fino al 2043».