La questione riguarda solo Elliott e l’ex socio Blue Skye. Le acquisizioni della Finanza sono avvenute in diversi uffici ma non nella sede del club di via Aldo Rossi
La procura di Milano indaga sulla vendita del Milan a RedBird. Un atto dovuto dopo l’esposto degli ex soci di minoranza di Elliott, la società lussemburghese Blue Sky che lamenta un danno di 100 milioni di euro. L’inchiesta, al momento, è aperta contro ignoti e il reato su cui si indaga è quello di appropriazione indebita. Ieri la Guardia di Finanza ha effettuato delle acquisizioni di documenti, ma non nella sede del Milan di via Aldo Rossi, ma in altri uffici. Lo scrivono tutti i quotidiani. Citiamo il Corriere dello Sport:
“Il nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza, nella giornata di ieri, ha effettuato acquisizioni (non nella sede rossonera di via Aldo Rossi) nell’ambito di un’inchiesta con al centro la vendita del Milan dal fondo Elliott a RedBird di Gerry Cardinale dell’agosto scorso”.
RedBird si sente assolutamente tranquillo in merito all’indagine.
“Il fondo RedBird tuttavia non si sente in nessun modo toccato da questa vicenda, poiché la vertenza è tra Blue Sky ed Elliott”.
Anche il Messaggero esclude il coinvolgimento di RedBird.
“La cessione del Milan dal fondo Elliott a RedBird di Gerry Cardinale, dello scorso agosto, torna sotto i riflettori. Nella giornata di ieri la Guardia di Finanza ha effettuato delle acquisizioni, in alcuni uffici ma non nella sede del club di via Aldo Rossi. Si tratta dell’indagine partita da un esposto dell’ex socio di minoranza nella gestione del club, la lussemburghese Blue Skye di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo (non sono coinvolti Red Bird e il Milan), che lamenta un danno da «poco più di 100milioni di euro». Tra l’altro, un esposto già presentato anche in altre sedi. Il fascicolo del pm di Milano, Giovanni Polizzi e dell’aggiunto Maurizio Romanelli, al momento è a carico di ignoti e ipotizza una presunta appropriazione indebita”.