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Altro che 500mila, le disdette a Dazn dei tifosi Juve sono solo 6mila (Il Fatto)

La rivolta anti sistema è un’illusione virtuale. Se pure fosse esistita, comunque, danneggerebbe solo Dazn, non i diritti tv Serie A 

Altro che 500mila, le disdette a Dazn dei tifosi Juve sono solo 6mila (Il Fatto)
Milano 25/04/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Hellas Verona / foto Image Sport nella foto: stemma Dazn

La rivolta anti sistema dei tifosi della Juventus in realtà non esiste. Lo scrive Il Fatto Quotidiano, che smonta la narrazione social secondo la quale le disdette a Dazn e Sky dopo la penalizzazione di 15 punti in campionato del club di Torino per la questione plusvalenze abbia una portata dilagante. I tifosi della Juventus sbandierano di aver disdetto gli abbonamenti in 500mila, in realtà, scrive il Fatto in un articolo a firma di Lorenzo Vendemiale, le disdette sono solo 6mila.

“Fuori dalla bolla social, la realtà è un po’ diversa. Il Fatto ha scoperto quante sono davvero le disdette registrate nelle ultime settimane: appena 6 mila, un centesimo delle iperboliche cifre vociferate, per un impatto del tutto irrilevante. Considerando il piano standard da 30 euro al mese, per i tre mesi di campionato che restano, parliamo di circa mezzo milione su un contratto da 840 milioni a stagione. La sommossa di popolo, insomma, è un’illusione virtuale, ma se anche fosse esistita avrebbe avuto l’effetto opposto”.

Vendemiale spiega che non ci sarebbe nessuno tsunami sui diritti tv, come paventato da alcuni media nelle scorse settimane.

“I contratti dei diritti tv sono blindati, a parte una minima percentuale di revenues legate ad ascolti e abbonati, la Serie A incassa comunque la cifra concordata. Un’eventuale emorragia di clienti, insomma, colpirebbe nell’immediato solo Dazn. La questione, semmai, potrebbe porsi a lungo termine: al momento del prossimo bando
per il triennio 2024-2027, una Serie A con un bacino d’utenza inferiore potrebbe avere meno valore sul mercato, che si è già ristretto di suo. Ma anche questo sarebbe un boomerang, visto che i ricavi dei diritti tv vengono redistribuiti ai club per importanza, quindi innanzitutto alla Juve, che oggi come domani farà comunque parte del sistema calcio italiano e quindi sarebbe la più colpita dal boicottaggio. I tifosi bianconeri l’hanno studiata proprio bene. Ma stiano tranquilli: i giudici decideranno senza intromissioni politiche o mediatiche. Per fortuna di tutti, anche della Juventus”.

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