La Süddeutsche racconta Fischer, accusato di possesso di cocaina. Disse: “Chi tifa Eintracht non può votare per l’estrema destra”

Non è un semplice caso di acquisto e detenzione di cocaina. “L’Eintracht Francoforte è duramente colpito da questo caso”, scrive la Süddeutsche Zeitung: il presidente Peter Fischer indagato dall’ufficio del pubblico ministero di Francoforte non riguardano un reato banale e tantomeno un personaggio banale. I prossimi avversari del Napoli in Champions League sono scossi, scrive la stampa tadesca.
Il figlio 13enne beccato a sniffare a scuola con un amico, i cani della polizia che annusano tracce di coca sul comodino di Fischer, i dettagli più pruriginosi della vicenda. Ma la Süddeutsche racconta chi è il presidente dell’Eintracht, una figura di spicco della Bundesliga.
Le indagini contro Fischer, sua moglie e suo figlio di 25 anni – spiega il giornale tedesco – sono guidate dal procuratore capo Nadja Niesen, lo stesso che ha avviato il raid fiscale contro la Federcalcio tedesca (DFB) due anni e mezzo anni fa. “La magistratura ha ora preso di mira un dirigente di calcio che deve la sua popolarità e fama alla sua energica difesa contro ogni forma di razzismo, discriminazione ed esclusione“.
Fischer alla fine del 2017, dopo che l’AfD era entrato nel Bundestag, disse pubblicamente che i sostenitori del partito di estrema destra non avevano posto all’Eintracht Francoforte: “Nessuno di noi può essere uno che vota per questo partito che ha tendenze razziste e disumane”. Nel 2020, in qualità di relatore a un evento commemorativo per le vittime dell’attacco razzista ad Hanau, gridò: “AfD merda!”. Ha ricevuto la medaglia Buber-Rosenzweig per il suo impegno nella lotta contro il razzismo e l’antisemitismo, e l’SPD dell’Assia lo ha nominato per l’Assemblea federale. “La famiglia Eintracht era orgogliosa del proprio leader”, scrive il giornale.
Ma Fischer è stato anche a centro di una disputa con la scena degli ultras. Una volta, annunciando linea dura contro i tifosi violenti disse che “lo stadio deve bruciare”.
Il consiglio di amministrazione del club sta pianificando un incontro entro questa settimana per parlare del futuro di Fischer. Perché “il caso arriva in un momento inopportuno: l’Eintracht vuole andare avanti in Champions League, e ci sono gli ottavi di finale contro il Napoli il 21 febbraio“.
Per la SZ Fischer “è considerato una delle ultime figure folkloristiche del calcio tedesco, con una stravagante vita privata”. Quando fu eletto presidente nel 2000 disse di sé: “Quando ho iniziato, ero il surfista biondo delle Hawaii con gli occhi azzurri”. A quel tempo possedeva ancora discoteche a Maiorca e Ibiza”. Quando a Francoforte apriva un bar alla moda, a Fischer piaceva presentarsi all’inaugurazione con i giocatori. “Degli ormai ben oltre 120.000 membri, sembra che tutti abbiano avuto almeno un contatto con il popolare presidente, fatto un selfie o bevuto una birra”.
Ma se le accuse dovessero essere confermate, “allora sarebbe difficilmente sopportabile come capo del club, indipendentemente da tutti i suoi meriti”, scrive la SZ.