The lateral move, ecco di cosa ha bisogno il giornalismo sportivo italiano che si emoziona per Agnelli che cita Nietzsche in inglese
Sarebbe un buon anno per spendere un titolo come “The lateral move” – la mossa laterale, come dicono gli anglosassoni indicando un passaggio ad una nuova mansione, nell’ambito della propria carriera professionale, nella medesima azienda o in una nuova. Il Napoli è stato alla ricerca quasi disperata del famoso ultimo salto di qualità – un termine che ha trovato diverse incarnazioni lungo il cammino decennale della società, quali mentalità vincente, patto di spogliatoio, abitudine a vincere, resilienza alla pressione mediatica, più diverse altre permutazioni di tutti questi roboanti termini accademici da veri intenditori.
Tuttavia, nella costruzione strategica di una realtà professionale che sappia imporsi, vanno sempre considerate le lateral moves: è infatti un errore chiedere a se stessi di fare un ulteriore passo che non è possibile fare, così come rappresenta una cecità imprenditoriale potenzialmente fatale quella che porta a richiedere ai singoli di coprire l’ultimo miglio finale quando le persone cui viene richiesto non ne hanno la possibilità fisica e psicologica. È così accaduto che il Napoli abbia deciso di smettere di chiedere ai propri senatori di fare di più e abbia tentato invece di fare altro – una mossa laterale benefica per se’ e per i propri calciatori.
A fare altro – inizia ad essere sempre e drammaticamente più chiaro, ormai – sarebbe meglio si accingessero anche moltissimi osservatori del calcio nazionale o più o meno regionale. Quasi non manca giorno che, per ogni elogio sperticato indirizzato a società, allenatore e giocatori, non compaia un passaggio internettiano o televisivo nel quale lo stesso malcapitato non affermasse il contrario in un video, un audio, una intervista di qualche mese prima. Questi poveri malconci devono schivare quotidianamente la memoria collettiva della rete – auguriamo loro buona fortuna. Un sereno consiglio: try a lateral move. Fare altro, a volte, può servire – come il cavallo sulla scacchiera: passo laterale e poi avanti, o magari indietro.
Perdonate i troppi anglicismi ma anche il resto del mondo che conta sembra allinearsi. Non so se sia stato notato prima ma è notevole la citazione che l’ex presidente della squadra di calcio, nota come Juventus F.C., ha usato nell’ultima sua lettera di commiato – definita “da brividi” secondo il comune lessico internetto-giornalistico: «And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music». L’ex presidente l’ha riportata in forma di commiato, aggiungendo di essere, in essa, “confortato da una frase di Friedrich Nietzsche”, se non fosse che la citazione è di assai dubbia attribuzione (come spiegano dettagliatamente quei pazzoidi di Quote Investigator, che però sono certi che la frase sia tatuata sulla schiena di Megan Fox, dettaglio non sottovalutabile). Certo fa sorridere una frase di Nietzsche riportata in inglese: da un lato suggerisce l’immagine di un filosofo-influencer che recita la Gaia Scienza su TikTok, dall’altra fa sorgere curiosità circa la potenziale bellezza delle frasi di Seneca in francese o di Kierkegaard in sardo. Ma oltre non andiamo: sull’alto soglio bianconero la lateral move è già avvenuta, provvidenziale.
A proposito di inglese e lateral move: se siete tra i pochi a non aver provato ancora ChatGPT, vi consiglio vivissimamente di farlo. Oltre a poter chiedergli di tutto (ad esempio quale sia la paternità della citazione adoperata nella lettera da brividi del Presidente), potete chiedergli di scrivere un pezzo giornalistico sportivo su quanto sia fondamentale, nel campionato di Serie A, che le squadre del Nord restino ricche, potenti e vincenti al fine di preservare la rilevanza mondiale del calcio italiano. ChatGPT non vi deluderà: otterrete una rassegna stampa del giornalismo sportivo nazionale delle ultime settimane. Oggi ho provato a chiedere se il fatto che Juventus, Milan e Inter non vincano il campionato causerà un impoverimento della Serie A, e il freddo robot, adoperando una lateral move da vera intelligenza artificiale, mi ha risposto:” On the one hand, a more competitive and open league could lead to increased excitement for fans, new and emerging talents, and a higher level of unpredictability”.
Tatuarselo è complicato, ma tenerlo a mente si può.