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È un peccato che la stagione del Napoli rischi di essere messa in discussione da tifosi come Santoriello (Il Giornale)

Il pm offre un alibi agli juventini. Nessuno è perfetto, i giudici sbagliano come gli arbitri, ma, almeno nel calcio, stiano zitti come loro

È un peccato che la stagione del Napoli rischi di essere messa in discussione da tifosi come Santoriello (Il Giornale)
Ci Napoli 13/01/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen

Sul Giornale, Riccardo Signori scrive del caso Santoriello, titolare dell’inchiesta penale sulla Juventus che qualche anno fa in un convegno ha dichiarato che «odia la Juventus» e che tifa Napoli. Secondo Signori le sue dichiarazioni, come quelle degli altri componenti del Collegio di Garanzia del Coni, rischiano di mettere in discussione lo straordinario campionato del Napoli. In realtà ci sembra che il nesso logico sia un po’ azzardato, visto il predominio schiacciante del Napoli in campionato. Ad ogni modo, Signori scrive:

“La storia ci ha abituati, purtroppo, agli odiatori seriali. Un po’ meno ad un magistrato “odiatore”, seppur per tifo. Ed è un peccato che questa bella stagione del Napoli rischi di essere messa in discussione proprio da tifosi definibili “eccellenti”, offrendo un alibi agli juventini”.

Signori ricorda che nel 2016 Santoriello ha assolto la Juventus dall’accusa di falso in bilancio.

“non è proprio un tipo da discorsi da bar, anche se i discorsi al bar possono avere più intelligenza ed arguzia. Insomma non è un fesso che lascia andare la lingua e dimentica la testa”.

Eppure nel 2019, durante il convegno incriminato, lo ha fatto, continua.

“Ora, in un mondo dove si dubita anche di un arbitro nato a Seregno designato per un match fra Inter e Napoli, immaginate cosa possa pensare il mondo Juve di queste parole in fuori giri”.

Non solo Santoriello. Ieri il caso si è allargato a Marcello De Luca Tamajo e a Vincenzo Cesaro. Signori scrive:

“Siamo già a due indizi, che fanno una coincidenza. Tre…”.

“Tutti sappiamo che nessuno è perfetto e i giudici sbagliano come gli arbitri. Ma, almeno nel calcio, stiano zitti come gli arbitri”. 

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