Su La Stampa definisce incomprensibile l’atteggiamento rossonero. “All’Inter non è parso vero di non correre letteralmente rischi di sorta”
“Derby milanese segnato in partenza dalla manifesta inferiorità di un Milan che per un tempo intero ha rinunciato a giocarselo”.
Lo scrive Gigi Garanzini su La Stampa, definendo incomprensibile l’atteggiamento degli uomini di Pioli.
“All’Inter, il cui limite di stagione è la fragilità difensiva nella gestione degli spazi, non è parso vero di non correre letteralmente rischi di sorta: ha chiuso infatti il primo tempo con il 74 per cento di possesso palla e con 9 conclusioni a zero, anche se con un solo gol di vantaggio del solito Lautaro. Abbastanza incomprensibile l’atteggiamento rossonero. O meglio comprensibilissimo alla luce del lungo filotto di sconfitte, per non dire disfatte: ma altro è rafforzare la fase di contenimento, altro guardare all’altrui metà campo come ad una zona nemmeno calpestabile”.
Garanzini continua:
“Alla fine, nonostante qualche sussulto d’orgoglio, prosegue dunque una crisi che potrebbe essere irreversibile, e di sicuro è profonda: di collettivo e di singoli, a cominciare dall’irriconoscibile Tonali”.
L’Inter vince il secondo derby in tre settimane, ma questo non basta a tenersi dietro al Napoli, ormai lanciato nella sua marcia trionfale.
Di manifesta inferiorità del Milan scrive anche Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.
“Il primo tempo, invece, era stato dominato dall’Inter, tanto da invocare la «Mercy Rule», la regola della misericordia che permette all’arbitro di baseball di interrompere una partita per manifesta inferiorità: 9 tiri a zero, 73% di possesso palla”.