Su Repubblica. Gli ultrà della Stella Rossa volevano restituire ai romanisti i drappi dedicati a Rulli, ma loro hanno rifiutato per una questione di onore

La questione della “pezza” degli ultras della Roma del gruppo Fedayn rubata dagli ultras della Stella Rossa e bruciata sugli spalti sabato è anche su Repubblica Roma, oltre che sul Messaggero. Compreso il timore per gli scontri tra gruppi diversi della tifoseria giallorossa in occasione della partita di stasera contro il Verona, all’Olimpico.
Quanto accaduto durante la partita contro il Cukaricki è considerato un’onta da parte dei Fedayn. Tra l’altro gli ultras della Roma si chiedono che fine faranno le altre bandiere e striscioni che sono ancora nelle mani dei serbi.
“Rabbia e delusione. Di più, “un lutto”. Aggravato da un interrogativo: che fine faranno lo striscione “Brigata Roberto Rulli” e la bandiera con il suo volto, rubati anch’essi nel corso dell’agguato teso dai serbi in piazza Mancini al termine di Roma-Empoli?”.
L’immagine dello striscione dei Fedayn in fiamme nella curva degli hooligan di Belgrado, per gli ultras della Roma, scrive Repubblica,
“costituisce l’immagine di “un pezzo di storia della curva Sud che brucia”: un affronto senza precedenti. La fine di un’era, forse. L’universo ultrà giallorosso schiuma rabbia. Il furto dello striscione rifatto per i 50 anni del gruppo fondato al Quadraro il 12 marzo del 1972 da Rulli, ex militante di Autonomia operaia, scomparso nel 1990 a 39 anni, è un’onta terribile”.
Cosa faranno adesso i Fedayn? C’è anche il rischio che il gruppo si sciolga. Stasera dovrebbero tornare sugli spalti in occasione della partita della Roma contro il Verona, mancano dallo stadio dal 4 febbraio scorso.
“Oggi dunque i Fedayn potrebbero tornare a presidiare la vetrata a destra del tabellone, senza striscione. Per dire a tutta la curva: “Eccoci, anche senza bandiera siamo il gruppo del Quadraro, nessuno provi a prendere il nostro posto”. Questo in attesa di una soluzione o una di decisione definitiva”.
E ancora:
“Il dibattito interno ai Fedayn ferve, tra chi non vede altra soluzione se non lo scioglimento e chi fa di tutto per salvare il salvabile. Il furto dello striscione rischia di provocare dissapori in una curva eterogenea come quella romanista. L’agguato riuscito ai serbi dispiace a molti, non a tutti. Specie ai militanti del gruppo Roma, un tempo espressione diretta di CasaPound, finché le tartarughe frecciate avevano un peso in città. I militanti del gruppo Roma erano stati picchiati senza troppi complimenti dai Fedayn in occasione del derby del 2 marzo 2019, dovendo incassare un’ulteriore umiliazione quando provarono a vendicarsi all’esterno di un pub a Centocelle, il 31 marzo dello stesso anno”.
Secondo quanto scrive il quotidiano, gli ultras dello Stella Rossa avrebbero proposto la restituzione ai colleghi giallorossi degli altri striscioni, ma loro hanno rifiutato.
“Gli ultrà della Stella Rossa avrebbero evitato di bruciare allo stadio i drappi dedicati a Rulli per rispetto dei morti. E avrebbero proposto anche la restituzione ai romanisti, che però l’avrebbero rifiutata, per una questione di onore. Rilanciando la proposta di uno scontro che ancora non si è tenuto”.