“Convincere la famiglia Glazer non è un problema, ma le regole Uefa dicono che due top club non possono avere gli stessi proprietari…”
Il punto non sono i soldi. Figurarsi, che vuoi che siano 5-6 miliardi per il Qatar. Il punto è “come farà il Qatar a dimostrare all’Uefa che i potenziali acquirenti del Manchester United non sono le stesse persone che possiedono il Paris St-Germain”?. Il Telegraph analizza la straordinaria trattativa per il passaggio dello United dalla famiglia Glazer alla Qatar Investment Authority (QIA), “il fondo sovrano da 450 miliardi di dollari che è in teoria un’entità separata dalla Qatar Sports Investments (QSI), che possiede il PSG”.
Ma QSI e QIA, scrive il quotidiano inglese, “condividono un membro del consiglio e, alla fine, entrambi rispondono all’emiro, che guarda caso è un tifoso dello United”.
Insomma il Telegraph ricorda che l’Uefa ha messo nero su bianco da almeno dieci anni che due top club non possano competere l’uno contro l’altro avendo la stessa proprietà: “Nessuna persona fisica o giuridica può avere il controllo o l’influenza su più di un club che partecipa a una competizione per club Uefa”, c’è scritto nel regolamento.
Nasser Al-Khelaifi, il boss del QSI, lo sa. Le conosce queste regole. Ed è per questo che dal lato suo continuano a dire che il Qatar sta prendendo in considerazione solo quote di minoranza. “Sa fin troppo bene cosa c’è in gioco se si scopre che ha qualche legame con la proprietà dello United. Ma altre fonti in Qatar affermano che da tempo si sta lavorando per creare un’entità separata da QSI, che potrebbe intraprendere anche investimenti sportivi. Un individuo di alto livello del Qatar e altri ricchi investitori sono in trattative da diversi mesi su un potenziale gruppo scissionista”.