“Le prime punte vecchia scuola sono diventati una specie in via di estinzione, ed è colpa del suo Barcellona. Ha cambiato il calcio fino alle giovanili”
In Inghilterra c’è penuria di bomber, prime punte, grandi attaccanti centrali. E la colpa è… di Pep Guardiola. Lo scrive il Telegraph in un’analisi di Chris Bascombe. Secondo l’editorialista c’è “fame di gol”, e non riguarda solo squadre di bassa o media classifica come Everton, Bournemouth e Southampton: “Solo sette club della Premier League hanno uno che ha segnato più di 10 gol in campionato in questa stagione, e di questi solo quattro – Erling Haaland, Harry Kane, Ivan Toney e Aleksander Mitrovic – potrebbero essere descritti come veri e propri attaccanti centrali”.
Di qui la domanda: “Che fine ha fatto il predatore dell’area piccola? Come e perché gli allenatori moderni si sono innamorati di loro?”. Segue veloce riepilogo storico sulla tradizione inglese dell’attaccante che “bighellona in area di rigore” e che fa solo una cosa: gol. I vari Ian Wright e Gary Lineker, Mick Harford, Mark Hughes.
Che c’entra Guardiola? “Come praticamente tutto il resto nel calcio inglese ed europeo, è in gran parte opera di Pep Guardiola. Da quando il suo Barcellona ha reso alla moda falsi nove e attaccanti larghi più tecnici e versatili, ogni allenatore di un club d’élite lo ha seguito e gli attaccanti della vecchia scuola sono diventati una specie in via di estinzione, sicuramente ai massimi livelli”.
Perché “a livello di giovanili, lo stile di gioco generalmente rispecchia quello dei vertici. Per chi può contare su Bukayo Saka, Marcus Rashford o Mohamed Salah che tagliano dentro, è generalmente una formula vincente. Siamo tutti d’accordo sul fatto che il calcio nel 2023 sia più tecnico. Ma per chi ha giocatori (e budget) più limitati, ci si potrebbe chiedere se provare a replicare lo stile di chi si sfida per i titoli di Premier League e Champions League sia davvero la strada giusta?“.
“L’ironia – continua il Telegraph – è che ora Guardiola sta lavorando con un tradizionale numero 9 turbo-jet, Haaland”.