Il derby milanese è una vetrina dei difetti stagionali delle milanesi: per due anni sono state le migliori del campionato, ora non più
“Nel derby per circa un’ora c’è solo l’Inter anche perché quello schierato da Pioli non è il Milan. È una squadra senza capo né coda, priva di logica e buone idee”.
Lo scrive Claudio Savelli su Libero, commentando la sconfitta del Milan a San Siro, nel derby milanese contro l’Inter e le scelte di Stefano Pioli.
“Più di metà dei rossoneri sono fuori ruolo. Gabbia è costretto a terzo centrale di sinistra quando già fatica con il destro, il suo piede; Krunic si ritrova regista, posizione mai coperta nella sua carriera; Messias fa la mezzala destra, lui che è un’ala di piede sinistro; Calabria a tutta fascia è un controsenso; Origi e Giroud non sono in grado di spartirsi l’attacco perché entrambi abituati a giocare da soli. Senza Leao, punito con la panchina proprio nel derby, nessuno è in grado di correre in profondità”.
Il risultato è lo zero assoluto alla voce tiri in porta per il Milan. I rossoneri, già impauriti dalle loro recenti prestazioni, sono stati mandati ancora più allo sbaraglio dalle scelte tecniche del loro allenatore che cambiando modulo li ha gettati nella confusione più totale.
“Tra cambiare qualcosa e tutto c’è una via di mezzo. Questa non è una risposta alle difficoltà, non è un tentativo di trovare una soluzione: è una resa incondizionata”.
Ora, Pioli non rischia solo di perdere la fiducia della società, ma soprattutto quella dei giocatori.
“Più che la fiducia della società, Pioli rischia di perdere quella dei giocatori. Ed è molto peggio. Il rossonero ha basato il successo dello scorso anno sulla coesione con il gruppo e sull’utopia di un gioco brillante, spavaldo, intenso in ogni gara. Ora chiede improvvisamente il contrario e i calciatori inizieranno a domandarsi se è ancora l’allenatore giusto per loro”.
L’Inter, d’altra parte, non ha stravinto su un Milan così ridotto. Il che dimostra la netta inferiorità delle due milanesi nei confronti del Napoli capolista. La classifica, scrive Savelli, non è affatto bugiarda.
“L’incapacità dell’Inter di infierire su una preda agonizzante è grave quanto l’iniziale rinuncia al gioco del Milan. Una buona versione nerazzurra non riesce a schiantare una delle peggiori versioni rossonere. Questo derby, in sostanza, è una vetrina in cui sono esposti i difetti stagionali delle milanesi. Sono state per due anni le migliori del campionato, ora sono lontane anni luce dal Napoli. La classifica non racconta bugie”.