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La Sueddeutsche ricorda Elena Fanchini: ha creato la cultura di squadra nello sci italiano

La sciatrice è morta ieri a 37 anni per la recidiva di un tumore. “Non importa cosa abbia attraversato, nella vita e nello sport: ha sempre sorriso”.

La Sueddeutsche ricorda Elena Fanchini: ha creato la cultura di squadra nello sci italiano
archivio Image Sport / Sport / Elena Fanchini / foto Imago/Image

La Sueddeutsche apre la pagina sportiva con un ricordo di Elena Franchini la sciatrice 37enne morta ieri a causa della recidiva di un tumore. Era malata da tempo: colpita dal tumore nel 2017, era riuscita a sconfiggerlo, purtroppo, però, si era ripresentato. Non c’è stato nulla da fare. Il quotidiano tedesco ne ricorda il sorriso, una sua caratteristica costante, sia nello sport che nella vita in generale.

“Quello che vedi sempre nelle foto e nei video, fino alla fine: il suo sorriso. Non importa cosa abbia attraversato, la sciatrice Elena Fanchini, sia nello sport che l’ha portata a sciare lungo le piste più pericolose del mondo, sia nella vita reale, ha sorriso”.

Nel 2005, quando a nemmeno 20 anni fece il suo esordio in Coppa del Mondo, aveva appena saltato tre dei quattro inverni precedenti a causa di infortuni al ginocchio. Ai Mondiali di Bormio, poco dopo, vinse l’argento nella discesa libera dedicando la medaglia a Marco Pantani trovato morto un anno prima nella sua camera d’albergo.

La Sueddeutsche ripercorre la sua carriera e i suoi trionfi, così come i suoi infortuni. E ricorda quando, nel 2018, ha annunciato il tumore. All’epoca la Fanchini disse:

«La vita mi ha presentato questa nuova prova, ma non mi pongo tante domande sul perché e sul come. Questa è la mia forza, l’ho sempre avuta in me. Come le mie sorelle, Nadia e Sabrina».

La Fanchini sconfisse il tumore. Nel 2020, allenandosi per la nuova stagione, cadde in allenamento rompendosi il perone. Smise di sciare, così come le sorelle. Quando Sofia Goggia ha vinto la discesa libera di Cortina d’Ampezzo quasi tre settimane fa, ha dedicato il successo a Elena Fanchini. Il cancro era appena tornato. La Sueddeutsche scrive:

“Gli sciatori spesso sottolineano che lo sci è uno sport di squadra, a parte i due minuti in cui scendono da soli in pista. Mercoledì, in un messaggio di cordoglio, Mikaela Shiffrin ha sottolineato che questo concetto nella Nazionale italiana non suonava come la classica frase vuota. Federica Brignone, campionessa del mondo di combinata di Méribel, lo ha detto una volta in un’intervista: «Studiamo le nostre corse, ci aiutiamo a vicenda, non ci sono segreti, ha detto. È una base che anche le Fanchini hanno gettato».

E ancora:

“Hanno combattuto ferocemente come una squadra, come quando Brignone si staccò dalla squadra, ma in competizione si spinsero sempre a vicenda e combatterono insieme in altri modi. Proprio come una famiglia”.

Molti atleti, chiude il quotidiano tedesco, affermano di percepire quando è il momento di ritirarsi. «Per me non è così», disse quasi tre anni fa Elena Fanchini. «È come se mancassero ancora alcune tappe al percorso».

È morta mercoledì, all’età di 37 anni.

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