Theo Hernandez e Giroud sono due ectoplasmi. La differenza rispetto a Lautaro è emblematica. E il problema dei francesi non riguarda solo il Milan

Basta mettere a confronto Lautaro Martinez con Theo Hernandez e Olivier Giroud per rendersi conto che la zavorra del Milan sono i francesi usciti sconfitti dalla finale del Mondiale. Lo scrive Emanuele Gamba su La Repubblica. Argentini e francesi hanno sostenuto le stesse fatiche, in Qatar, eppure sono tornati con stati d’animo completamente diversi che ora ne condizionano il rendimento in campionato.
“Lautaro è tornato da Doha con l’anima in spalle, l’orgoglio per la felicità più pura di cui possa godere uno che gioca a pallone gli ha spolverato via la stanchezza e soprattutto ne ha fatto un attaccante migliore perché si vede a occhio nudo che sta in campo con un’altra spigliatezza, con una nuova autorevolezza, con una convinzione nei propri mezzi che solamente chi è salito in cima al mondo può avere. I francesi sconfitti sono invece la zavorra del Milan: loro sono rientrati con il cuore in cantina, con la bruciante delusione della sconfitta mescolata al senso dell’umiliazione perché la finale l’hanno perduta due volte, non solo quando il terzinaccio Montiel ha risolto la sfida tra Messi e Mbappé ma già molto prima, quando Deschamps tolse dal campo il centravanti nel primo tempo e l’esterno a metà ripresa, inquadrandoli in mondovisione come il baco di quella finale che la Francia cominciò a giocare sul serio solamente quando quei due non c’erano più”.
Una situazione che accomuna un po’ tutti i francesi, scrive Gamba, non solo quelli del Milan.
“Théo e Giroud sono due ectoplasmi, Lloris e Varane (a soli 29 anni, lui) hanno lasciato la nazionale, Rabiot è la controfigura di quello che era a novembre, Dembélé anche (e si è infortunato pure lui), Griezmann è tornato al solito tran tran che lo ingrigisce quando mette la maglia dell’Atletico, mentre gli argentini se la godono”.