Il presidente blaugrana: “Non ci perdona l’accordo non firmato con Cvc. Già del 2005 fece una denuncia perché non voleva che Messi giocasse per noi”
“Il signor Tebas è già tornato alla ribalta. Ci avevano avvertito. Tebas sta promuovendo una campagna diffamatoria contro il Barça e contro di me. La maschera è tolta. Ha una ossessione per il Barça, una fobia“. E’ durissima la risposta di Joan Laporta alle accuse di Javier Tebas. Il presidente della Liga ieri ha chiesto le dimissioni di quello del Barcellona per il caso dei pagamenti all’ex arbitro Negreira.
“Ricordo che è una persona che in carriera ha già mostrato la sua animosità nei confronti del Barça – ha detto Laporta – Già nel 2005, da vicepresidente dell’Alavés, aveva già fatto una denuncia perché non voleva che Messi giocasse per il Barça. Non perdona che non abbiamo firmato l’accordo con CVC, che è un accordo che controlla. È il suo solito modus operandi. La sua intenzione di dominare il Barça da lontano viene fuori, da anni. Ha capito che non può farlo con me. Non darò al signor Tebas la soddisfazione di dimettermi. Quella è una decisione che spetta ai soci”.
Riguardo all’indagine della Procura Laporta ha detto che c’è un’inchiesta interna, indipendente. E che “crediamo fermamente che in una società democratica ci debba essere un giornalismo libero e indipendente. Dobbiamo deplorare profondamente la fuga di dati e documenti in un caso che è oggetto di indagine da parte della Procura e che dovrebbe avere la massima Tanto più anche quando né la Procura né il Corpo di Polizia hanno comunicato al club di essere indagato”.